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Cronaca

Il "mostro" non dà tregua, i volontari della Protezione Civile portano una speranza ai terremotati

A Caldarola, in provincia di Macerata, gli operativi di soccorso hanno portato il loro contributo

L'incubo non è ancora finito. Mentre ci si aggrappa nella speranza che prima o poi la terra smetta di tremare, l'Appennino umbro-marchigiano non conosce pace e continua a liberare energia con scossoni che stanno mettendo la popolazione e cancellando i borghi antichi. Tra le terre ferite c'è anche una fiammella di speranza, che arriva dall'aiuto dei volontari. Come quelli della Protezione Civile di Forlì, impegnati in questi giorni in una nuova missione nelle località devastate dal "Mostro". A Caldarola, in provincia di Macerata, gli operativi di soccorso hanno portato il loro contributo. Insieme ad altri nove volontari della provincia di Forlì-Cesena, hanno raggiunto la località terremotata domenica pomeriggio, provvedendo nell'allestimento di punti di assistenza e al posizionamento di moduli bagni e docce. Il rientro è avvenuto nella tarda serata di lunedì. Martedì nuova missione a Pieve Torina, sempre in provincia di Macerata, con due volontari. Sono 457 i cittadini attualmente assistiti, ospitati in tre strutture al coperto, mentre altri 300 sono stati trasferiti in alberghi sulla costa. E' grande anche la solidarietà dimostrata dall'Emilia-Romagna: sul conto corrente aperto dalla Regione dopo il terremoto del 24 agosto sono stati già versati 400mila euro per aiutare i territori colpiti. Si può inviare il proprio contributo sul conto: IBAN IT69G0200802435000104428964, dall'estero: BIC UNCRITM1BA2. Intestazione e causale: 'Emilia-Romagna per sisma Centro Italia'.

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