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Cronaca

"Provincia senza soldi, se ci sarà l'emergenza neve sono guai": i dipendenti scioperano

Anche quest'anno è concreto il rischio che molti enti, in particolare le Provincie, non siano in grado di chiudere i bilanci. A denunciare il pericolo sono Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl

“E’ una situazione caotica quella che stanno vivendo le Province, che risentono dei tagli del governo - spiega Daniela Avantaggiato Segretario Generale della Funzione Pubblica della Cgil di Forlì – e non hanno più le capacità e i mezzi per operare e questo va a discapito dei cittadini”. E' la nuova denuncia che riguarda lo stato finanziario della Provincia di Forlì-Cesena. Nelle casse dell'ente di piazza Morgagni non ci sono soldi e se, per esempio, dovesse esserci un'emergenza neve nel prossimo mese non resta che attendere il disgelo per quanto riguarda le strade provinciali.

Anche quest'anno è concreto il rischio che molti enti, in particolare le Provincie, non siano in grado di chiudere i bilanci. A denunciare il pericolo sono Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl nel rilanciare le ragioni dello sciopero in programma venerdì 6 ottobre, promosso dalle stesse categorie sindacali per scongiurare il dissesto finanziario, nello specifico, delle Province. “Con la scadenza dei termini per l’approvazione dei bilanci degli enti locali- denunciano Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl- come accaduto negli ultimi anni, si apre per parte del sistema delle autonomie il grande rebus di come conciliare la crisi finanziaria con la garanzia dei servizi ai cittadini”. “Ormai infatti – aggiungono - sempre più frequentemente il sistema di Comuni e soprattutto Province e Città Metropolitane non riesce a chiudere i bilanci in regola. La violazione dei vincoli di bilancio, infatti, comporta per questi enti piani di rientro che colpiscono immediatamente i cittadini attraverso l’incremento di tasse e che comporta, nei fatti, una riduzione della garanzia dei diritti di cittadinanza fondamentali”.

Ad illustrare questa situazione difficile della Provincia di Forlì-Cesena sono i dati elaborati dal  SOSE (Soluzioni per il Sistema Economico Spa), società costituita dal Ministero dell'Economia e delle Finanze (88%) e dalla Banca d'Italia (12%) - che mostrano come prima delle riduzioni previste dalla Legge 23 dicembre 2014 n. 190 (legge di stabilità 2015) l‘entità delle risorse disponibili fosse pari ad 7,9 milioni di euro, mentre dopo le riduzioni previste dalla Legge 190/14, per l’anno 2017 si prevede uno squilibrio finanziario di 5,3 milioni, che evidenzia una sostanziale mancanza di risorse per la copertura delle funzioni fondamentali. Questi tagli impediscono alla Provincia, salvo futuri interventi dell’amministrazione centrale, di far fronte alle spese che sostiene negli ambiti di sua competenza.

 “Ci saranno meno fondi per la ristrutturazione e per la messa a norma degli edifici scolastici o la manutenzione delle strade; a titolo esemplificativo - spiega Martina Castagnoli per la Cisl Fp - abbiamo sollecitato il governo ad affrontare il problema ma, non avendo avuto risposte, abbiamo convocato per il 6 ottobre uno sciopero generale nazionale di tutto il personale per l’intera giornata. Serve una soluzione e serve subito”.  “Non avendo più risorse umane ed economiche, siamo un ente paralizzato - a parlare è Massimo Monti, segretario generale Uil Fpl Forlì alla presenza di Gabriele Ragonesi segretario Cgil Funzione Pubblica di Cesena -  nel caso ad esempio in cui quest’anno si presentasse l’emergenza neve non avremmo le possibilità di affrontarla in modo autonomo, dovendo invece andare ad appoggiarci alla Protezione Civile ed ai volontari proprio perché non disponiamo di sufficienti risorse finanziarie e di personale”.

“Ci sono dei costi standard insopprimibili ed inaffrontabili viste le risorse di cui disponiamo. Aggiungiamo che a marzo di quest’anno il Presidente della Provincia di Forlì-Cesena Davide Drei ha presentato un esposto cautelativo alla Procura della Repubblica, alla Prefettura e alla Sezione Regionale della Corte dei Conti, proprio per denunciare la situazione finanziaria dell’Ente che non riesce più ad adempiere ai suoi primari compiti.”


 

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