Il padre picchia la figlia marocchina: punita per qualche ora di svago all'iper

Picchiata dal padre per aver trascorso qualche ora di svago al centro commerciale di Forlì in compagnia di un coetaneo connazionale. E' la triste vicenda che vede come protagonista suo malgrado una marocchina di 15 anni. La ragazza, dopo aver chiesto l'intervento della Polizia, è stata portata al pronto soccorso. I medici le hanno diagnosticato un trauma cranico ed altre contusioni, guaribili in venti giorni. Il genitore, 49 anni, è stato denunciato a piede libero con le accuse di lesioni aggravate e maltrattamenti.

L'indagine è stata condotta dagli agenti della Squadra Mobile di Forlì, diretti dal dirigente Claudio Cagnini, coordinati dal pubblico ministero Lucia Spirito. Secondo quanto appurato dagli investigatori, la giovane aveva scelto di trascorrere alcune ore all'iper di via Punta di Ferro, "marinando" un corso privato. Nella galleria del centro commerciale ha incontrato uno dei due fratelli, che l'ha immortalata col telefonino, riferendo tutto al padre.

Tornata a casa, la giovane è stata picchiata. L'indomani si è chiusa in bagno, chiedendo l'intervento del 113, spiegando quanto accaduto. A seguito dell'indagine il sindaco Davide Drei ha firmato un decreto di protezione, applicando l'articolo 403 del codice civile. La 15enne è stata affidata ai servizi sociali.

ALAN FABBRI - Sulla questione è intervenuto il candidato alla presidenza della Regione Emilia Romagna, il leghista Alan Fabbri: " “Mi auguro che i servizi sociali facciano il loro lavoro e diano una famiglia a questa giovane, una famiglia che le voglia bene. A forza di tollerare e regalare soldi e risorse agli ultimi arrivati, il Pd ha importato nella nostra regione integralisti e delinquenti. Chiudiamo le porte a questa immigrazione e alla violenza. La nostra sarà una regione de-islamizzata”.