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Cronaca

Sedicicorto nelle scuole, le recensioni dei ragazzi: "Quanto dolore provoca la guerra a tutti"

Sedicicorto in collaborazione con ForlìToday, ha coinvolto oltre 2.500 studenti di 12 Istituti scolastici del territorio forlivese

Si rinnova l'appuntamento cinematografico MENOD5, composto da 16 film internazionali della durata fino a 5 minuti. Piccole grandi opere che raccontano tematiche molte vicine all'ambito giovanile e che stimolano riflessioni profonde. Sedicicorto in collaborazione con ForlìToday, ha coinvolto oltre 2.500 studenti di 12 Istituti scolastici del territorio forlivese. Le migliori tre recensioni saranno premiate al termine del 20esimo Sedicicorto Forlì International Film Festival. 

Inabitabile

"Uno spettacolo della natura: la libellula. Poi arriva il fuoco e rovina il suo habitat. Ho provato dolcezza, simpatia e poi tanta tristezza perché il fuoco e l'uomo fanno di tutto per danneggiare il mondo. Sono contento che alla fine la libellula abbia una nuova possibilità. Lo spero tanto anche per l'uomo". Davide Leonardi - Classe 2E – Media Zangheri Forlì.

Manimondo

"A scuola abbiamo visto un corto chiamato “Manimondo” girato in Italia nel 2022 da Michele Tozzi. Il corto ci mostra l’interazione di più mani nel mondo, durante il progresso tecnologico; più la tecnologia si sviluppa più il mondo si degrada. Alla fine del video, con il mondo completamente distrutto, possiamo osservare l’intreccio di due mani, di cui una robotica, riportare in vita il mondo. Il messaggio del video è che la tecnologia se usata in modo irresponsabile può portare alla distruzione del mondo, ma se usata in modo responsabile può salvarlo. A noi è piaciuto particolarmente perché fa riflettere sull’uso della tecnologia e su quanto influenzi il mondo di oggi". Alunni: Sofia Fabbri,Giuliano Anna Maria, Isone Filippo, Aymen Meziane, Xiang Zihang; classe: 3D Scuola Media Marco Palmezzano 

La fin est mon début

"Da giovane ragazza posso dire che molte volte i miei coetanei pensano che l’amore si possa trovare solo in un certo range d’età, perché anche se giovani e inesperti ci innamoriamo, ma quando la realtà arriva, con la sua crudele sincerità, capiamo che è ancora troppo presto e vorremmo essere un po’ più grandi e avere più esperienza. Véronique, la protagonista del cortometraggio, è già troppo grande, secondo l’opinione dei giovani d’oggi per trovare l’amore, ma la scintilla si riaccenderà quando il nuovo arrivato nella casa di riposo, ancora giovane dentro, riuscirà a farla sorridere e a farla diventare complice in una notte, nella vita e nella morte. La parte che mi è piaciuta maggiormente di questo cortometraggio è la purezza con cui spiega il significato: non saremo mai soli e se mai ci sentissimo soli, avremo l’opportunità di trovare qualcuno che stia al nostro fianco, che ci faccia battere il cuore e ci faccia sentire immensamente grati". Diana Valgimigli - 3ª E – Scuola Media  Marco Palmezzano.

A Guerra Finita

"Il cortometraggio di Simone Massi mi ha fin da subito colpito per le scene forti e crude, che descrivono si in modo schematico la vita durante una guerra, ma riescono a farti vivere il tutto da un punto di vista interno, grazie anche alle colonne sonore e alle capacità di Gino Strada come narratore. La situazione che più mi ha colpito è stata quella dove dei bambini cadevano nel vuoto. Ciò mi ha ricordato come qualcosa di così drammatico (come la guerra) possa cambiare le vite e distruggere sia l’infanzia, sia le vite di persone adulte. Il regista riesce in soli 5 minuti a descrivere pienamente quanto dolore provoca la guerra a tutti coloro che la vivono, volontariamente o involontariamente". Tommaso Tassiello -  2AC - Liceo Classico G.B. Morgagni

La fin est mon dèbut

"Questo cortometraggio è a mio parere, il migliore in assoluto, è coinvolgente, commovente e profondamente toccante, esso tratta della storia di un'anziana, la quale abita in una casa di riposo, dove incontra un uomo che stravolge le sue giornate fino alla fine dei suoi giorni. Il tutto è accompagnato dalle note di una colonna sonora a tratti allegra e a tratti triste, che a mio parere aiuta a immergersi nella vicenda, e a capirne la profondità del messaggio che vuole comunicare, ovvero: Non importa se anche la morte prova a separarvi, ma se il vostro amore è vero, saprete sempre ritrovarvi". Luca Gentili - 4ACH - ITT Marconi.

Clothesline

"Ho apprezzato molto il corto e la sua schiettezza, e ho adorato la critica al sistema patriarcale. Credo infatti che sia geniale l'idea di rappresentare la vita di una donna, attraverso l'uso di un filo per stendere i panni, con attaccati diversi oggetti che rappresentano ogni passaggio di una vita in cui è costantemente oppressa e sminuita dal sistema patriarcale che la ostacola sotto ogni punto di vista: dalle relazioni sociali, fino alla carriera, obbligata a vivere rinchiusa dentro sé stessa, senza poter mostrare il suo vero potenziale". Luca Gentili - 4ACH -  ITT Marconi

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