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Cronaca

Per la prima volta a Forlì la trasmissione “Bel tempo si spera” di TV2000 per i 50 anni di Regina Pacis

I giornalisti Simona Mulazzani e Diego Zicchetti sono stati ospiti in parrocchia per alcuni giorni, raccogliendo testimonianze, filmando gli eventi del giubileo, cercando di offrire al pubblico la variegata intensa attività parrocchiale.

TV2000 torna a Forlì ancora, ma questa volta per un inedito particolare: la trasmissione da Regina Pacis di approfondimenti sulla parrocchia all’interno di “Bel tempo si spera”, in onda dal lunedì al venerdì questa settimana sul canale 28 alle 8.20. I giornalisti Simona Mulazzani e Diego Zicchetti sono stati ospiti in parrocchia per alcuni giorni, raccogliendo testimonianze, filmando gli eventi del giubileo, cercando di offrire al pubblico la variegata intensa attività parrocchiale.

Si tratta della prima parrocchia di Forlì che viene portata in trasmissione. I collegamenti sono quotidiani e nella preparazione delle puntate il team composto da Serena Vernia, don Roberto Rossi, Cristina Garoia, ha studiato e predisposto cinque ambiti, selezionando dalla vivacissima vita parrocchiale gli aspetti fondanti e caratterizzanti la parrocchia. Data la quantità di materiale preparata, la troupe ha straordinariamente sostato molti giorni per svolgere il proprio lavoro e conoscere personalmente i responsabili di ogni singolo ambito secondo il programma preparato.

La prima puntata di lunedì si è concentrata sulla presentazione della pastorale di don Roberto Rossi, con uno speciale di approfondimento sulle piccole comunità; la puntata di martedì è dedicata ai giovani della parrocchia, con le testimonianze dell’Azione Cattolica e degli Scout e gli animatori del centro estivo che curano l’organizzazione per 100 bambini che saranno in parrocchia quotidianamente per un mese.

Mercoledì si parla della carità, attraverso la mostra dei progetti missionari affissa in chiesa e l’illustrazione dell’attività delle signore del gruppo missionario, uno speciale con la testimonianza di Myriam, la bimba del Kurdistan che don Rossi ha incontrato nel suo ultimo viaggio missionario, mentre giovedì è per i laici con l’impegno di tutti coloro che portano il loro aiuto in parrocchia, dalla segreteria ai messaggeri, dal coro all’impegno per l’oratorio con l’aiuto compiti. Nell’ultima puntata di venerdì lo spazio è per le motivazioni dei festeggiamenti del giubileo con un approfondimento sulla serata di illustrazione sull’arte delle vetrate, prezioso contributo artistico della parrocchia.

La messa in onda cade al termine della festa di Regina Pacis, ufficiata per la prima volta il 27 maggio del 1965. A cinquant’anni esatti il parroco don Roberto Rossi traccia un bilancio del percorso svolto e lancia la sfida dell’apertura al mondo come papa Francesco. I festeggiamenti e le serate di approfondimento culturale, sociale, storico, ecclesiale torneranno a partire da settembre dopo la pausa estiva, ma nel frattempo bollono in pentola molte novità editoriali.Interessante notare la concomitanza dei festeggiamenti di Regina Pacis con l’inaugurazione a Forlì della chiesa di san Giacomo: due chiese appartenenti a secoli differenti, l’una al XVIII secolo l’altra alla metà del Novecento. San Giacomo è tornata al suo splendore per essere ancora una volta veicolo di cultura specialmente musicale, così Regina Pacis si propone come luogo di studio e di approfondimento della cultura cristiana dall’arte alla società, dalla teologia alla pastorale. Si tratta sempre di chiese, che parlano di loro stesse e della loro epoca nello stile, nella forma, nelle raffigurazioni e nelle parole che le caratterizzano, dalle quali il sapere si diffonde per suscitare sempre di più l’armonia e la pace nell’umanità.

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