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Cronaca

Renzusconi, il Comune: "Mai negato il teatro". E l'assessore: "Non li ho mai incontrati"

L'assessore Giovannetti: “Ho cercato su Facebook la foto di questo signore, magari sfuggendomi il nome, ma proprio non conosco questo signor Coralli, non l'ho mai incontrato"

Il teatro Teatro Fabbri di Forlì? “Mai negato a Scanzi”. Incontri con l'assessore? “Mai visti e sentiti, ma neanche lontanamente, gli organizzatori dello spettacolo”, assicura l'assessore alla Cultura Elisa Giovannetti. Si ingarbuglia, insomma, la vicenda dello spettacolo 'Renzusconi' che Scanzi sta portando in giro per l'Italia, un evento teatrale sotto forma di monologo, ma  con un forte messaggio politico contro il leader del Pd Matteo Renzi. Con un articolo su Fatto Quotidiano, Scanzi ha accusato il Comune di Forlì (anzi il Pd di Forlì) di aver boicottato l'evento negando l'uso del teatro comunale, per quanto sia a pagamento. Per il Comune, invece, la richiesta è ancora in fase di istruttoria “ed anzi ho sollecitato la dirigente Cristina Ambrosini a fornire una risposta quanto prima e in tempo utile”.

"Il teatro non è stato negato"

In una nota il Comune di Forlì fa sapere che “è infondata l’accusa rivolta dal giornalista Andrea Scanzi al Teatro “Diego Fabbri” di Forlì di aver negato la disponibilità a far svolgere lo spettacolo “Renzusconi”. Qualche giorno fa, in data 10 gennaio 2018, è pervenuta al teatro “Diego Fabbri” la richiesta da parte del signor Riccardo Bevilacqua di utilizzo per lo svolgimento dello spettacolo “Renzusconi” nella serata del 29 gennaio 2018. A tale riguardo, gli Uffici comunali hanno proceduto alla verifica della disponibilità della data e della conformità alla normativa in materia di uso delle sedi comunali in periodo elettorale. La dirigente del Teatro “Diego Fabbri” ha prontamente rassicurato, anche in modo scritto, il signor Bevilacqua circa le caratteristiche dell’istruttoria avviata, impegnandosi a fornire un riscontro quanto più sollecito possibile, come attestato dalle comunicazioni intercorse”.

Ed ancora la nota: “Inoltre è doveroso sottolineare che il Teatro “Diego Fabbri” ha già ospitato altri spettacoli di Andrea Scanzi: “Gaber se fosse Gaber” nell’ottobre 2012 in collaborazione con l’Università e “Il sogno di una Italia” (stagione 2016/2017), quest’ultimo inserito nella programmazione sostenuta dall’Ente. E’ chiaro quindi che non vi è alcun pregiudizio sull’autore. Risulta pertanto priva di fondamento la notizia che il Teatro “Diego Fabbri” abbia negato la sede allo spettacolo mentre è vero che, al momento, il richiedente è in attesa di una risposta che il Comune darà appena possibile e, comunque, nel pieno rispetto della tempistica relativa a tale tipo di richiesta”.

"Tempi non rispettati dagli organizzatori"

Anzi dal Comune si lamenta il fatto che il tempo massimo per l'istruttoria è di 30 giorni, mentre la richiesta è arrivata il 10 gennaio per il 29, vale a dire meno di venti giorni di tempo per gestirla. “In ogni caso daremo una risposta tempestiva”, precisa l'assessore Giovannetti, che ricorda “che Scanzi è venuto a Forlì due volte, e a nostre spese, è quindi assurdo dire che c'è una preclusione nei suoi confronti”.

"Mai nessun incontro con l'assessore"

Luca Coralli, che sulla pagine Facebook di Andrea Scanzi si qualifica come organizzatore dell'evento ha sostenuto che “ci sono stati svariati incontri e litigate con gli assessori” di Forlì e che “ci sono state varie scuse: che siamo in campagna elettorale (ma non è un comizio), che siamo nel mese prima della campagna elettorale (ma è il 29 gennaio) e che non c'è la disponibilità (ma ho domandato e c'era)”, chiosando che è “Tutto registrato e documentato”. Sul punto cade dalle nuvole l'assessore Giovannetti: “Ho cercato su Facebook la foto di questo signore, magari sfuggendomi il nome, ma proprio non conosco questo signor Coralli, non l'ho mai incontrato così come non ho mai incontrato qualcuno degli organizzatori di 'Renzusconi'. Vorrei inoltre precisare che non è competenza dell'assessore, e in generale dell'amministratore politico, gestire istanze per la richiesta da privati del teatro. Per quello c'è il livello tecnico degli uffici, che farà una valutazione solo ed esclusivamente in base alle leggi”.

Scanzi, tuttavia, in un post su Facebook ha addossato la responsabilità al “Pd di Forlì”, chiamando ad un e-mail bombing agli indirizzi pubblici della federazione forlivese del Partito Democratico. Dal Pd fanno sapere di aver ricevuto numerose e-mail a riguardo. 

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