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Cronaca Ronco / Viale Roma 128

Rinasce lo storico murales di viale Roma: l'artista cileno "Mono" al lavoro insieme ai ragazzi

L’opera di restauro del murale sarà realizzata da uno degli ultimi muralisti viventi Eduardo “Mono” Carrasco, nome clandestino e provvisorio, cui vero nome è Héctor Carrasco

"Poco dopo il mio arrivo a Forlì ho intravisto sul muro di Viale Roma, facendo benzina al distributore, un meraviglioso murales, che da subito ha catturato la mia attenzione trasmettendomi con ardore la forza delle sue immagini e della storia che narrava". È in questo modo che Carlotta, studentessa universitaria a Forlì diversi anni fa, inizia l’articolo intitolato: “I muri di Forlì narrano storie di libertà, ma alle volte sembra parlare con un muro” dedicato al murale di viale Roma e a quello di via Minardi sul suo blog TazeNao. Tutti conoscono il grande murale di viale Roma (22 metri di lunghezza per 2,5 di altezza), che racconta il golpe del 1973 in Cile, quando la dittatura di Augusto Pinochet fece cadere il governo di Salvador Allende, eppure per abitudine non se ne coglie il deperimento, gli atti di vandalismo di cui ha sofferto e lo scadimento dell’area circostante.

Trovare traccia della storia di questo murale è difficile se non grazie l’incontro con Aida, che partecipò alla realizzazione dell’opera a soli dodici anni e che racconta come, insieme ad alcuni studenti dell’Istituto d’arte e a diversi esuli cileni, venne realizzata. Il progetto, molto più ampio, era composto da 5 diversi murales (la maggior parte praticamente distrutti) realizzati  in via Minardi, nei corridoi dell’ITIS in viale della Libertà, in viale Manzoni e in via Andrea Costa. Il murale di viale Roma è l’unico che possa essere sottoposto a restauro e il Comune di Forlì, in collaborazione con il Liceo Artistico e Musicale Statale Forlì e Città di Ebla, ha promosso il suo recupero, un convegno pubblico e un evento realizzato da Città di Ebla all’interno del XIV Festival Internazionale delle arti dal vivo "Ipercorpo 2017::Patrimonio".

Il progetto di restauro ruota principalmente attorno alla figura dell’artista principale, Alejandro Rodriguez. Di professione orafo ed appassionato di pittura, Nestor si trasferisce negli anni ’70 in Italia dove continua la sua lotta per la libertà del Cile e contro il regime di Pinochet esprimendo il suo dissenso al regime totalitario dei militari attraverso quadri dai segni forti e colori sgargianti e murales a sfondo socio-politico. Per promuovere manifestazioni di solidarietà con il popolo cileno, Nestor si unisce al gruppo artistico "Brigada Pablo Neruda" che realizza diversi murales in varie città d'Italia, come Milano, Forlì e Ravenna. L’opera di restauro del murale sarà realizzata da uno degli ultimi muralisti viventi Eduardo “Mono” Carrasco, nome clandestino e provvisorio, cui vero nome è Héctor Carrasco, grafico, muralista, promotore culturale, fondatore della Brigada Ramona Parra (gruppo muralista cileno), che vive e lavora in Italia dal 1974, anno in cui è arrivato dal suo paese come rifugiato politico, dopo l’avvento della dittatura di Augusto Pinochet.

In Italia e in Europa ha dipinto centinaia di murales: nelle piazze, sui muri delle città, nei teatri, nelle scuole e nelle palestre di grandi e piccoli paesi. Ha creato numerosi gruppi di pittura collettiva con i giovani, in diverse città, realizzando opere che oggi rimangono come testimonianza visiva del suo percorso nell’arte popolare collettiva della pittura murale. Operatore culturale, curatore di mostre tematiche e realizzatore di progetti per grandi eventi nel Luglio del 2004 l’Ambasciata del Cile a Roma gli ha conferito la Medaglia Pablo Neruda, onorificenza governativa promossa dalla Fundación Pablo Neruda. Insieme a "Mono", ancora una volta, saranno presenti gli studenti del Liceo Artistico e Musicale Statale di Forlì che, contribuiranno alla realizzazione del restauro. L’opera in sé quindi contiene valori di denuncia ma anche di collaborazione e accoglienza e raccoglie, infine, il valore artistico legato alla figura del realizzatore principale Nestor di cui, nel 2017, cade l’anniversario della nascita. Tante, quindi, le ragioni che hanno portato l’amministrazione comunale insieme al Liceo Artistico e Musicale Statale di Forlì e Città di Ebla alla realizzazione questo progetto, che ha ottenuto il Patrocinio dell’Ambasciata del Cile in Italia.

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