rotate-mobile
Cronaca

La Ravegnana riapre al traffico a dieci mesi dalla chiusura: le limitazioni in vigore

I tempi dei lavori sono stati rispettati: la riapertura della statale, che collega Ravenna a Forlì, era stata infatti programmata entro fine agosto, più precisamente entro il 28

C'è la data: sabato 24 agosto, a partire dalle 10, dopo esattamente 10 mesi di chiusura sarà riaperta al traffico la Ravegnana, nel tratto chiuso al traffico tra l'incrocio con la provinciale 45 e l'intersezione con la rotonda della statale Adriatica dopo il crollo della chiusa di San Bartolo avvenuta il 25 ottobre in cui ha perso il tecnico di Protezione Civile Danilo Zavatta. I tempi dei lavori sono stati rispettati: la riapertura della statale, che collega Ravenna a Forlì, era stata infatti programmata entro fine agosto, più precisamente entro il 28.

Nel tratto interessato, si legge nell'ordinanza emessa da Anas, sarà attivo in entrambi i sensi di marcia il limite di velocità di 50 chilometri orari (diversamente dal limite di 30 km/h programmato inizialmente) e il divieto di sorpasso dal km 210+900 fino al km 211+000, in corrispondenza dell'area di cantiere della chiusa di San Bartolo, dove continueranno i lavori di ripristino e messa in sicurezza dell'area interessata da fenomeni di dissesto. Tali limitazioni, valide sia per auto e moto che per i mezzi pesanti, saranno in vigore fino al completamento dei lavori da parte della Regione Emilia-Romagna, Agenzia Regionale per la sicurezza e la Protezione civile. Gli obblighi, i divieti e le segnalazioni necessarie lungo la Ravegnana per l'attuazione dell'ordinanza saranno notificati al pubblico tramite segnaletica orizzontale, verticale e luminosa.

Proseguono invece i lavori sulla Ravegnana del Ponte Assi sul fiume Montone, chiuso al traffico, iniziati lo scorso 9 luglio. La riapertura definitiva è fissata al 12 novembre prossimo. Ma le cose da fare sono ancora diverse: oltre alla ricostruzione del ponte crollato sarà necessario allargare la fermata degli autobus e creata la pensilina, oltre a una nuova massicciata nell'argine accanto alle pareti della chiusa.

Secondo Mauro Vannoni, responsabile del Servizio Area Romagna dell'Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la Protezione civile cui spetta la direzione dei lavori, la situazione della chiusa di San Bartolo a livello di complessità di intervento può essere paragonata alla situazione del crollo del ponte Morandi di Genova. E infatti, almeno per quanto riguarda l'analisi geotecnica, la Regione si è avvalsa dello studio Enser, lo stesso che sta lavorando sul crollo del ponte Morandi e sugli interventi del torrente Polcevera. Gli studi hanno compreso indagini geoelettriche e georadar per valutare la distribuzione delle acque sotterranee, attraverso l'impiego di correnti elettriche fatte circolare nel terreno. E, in aggiunta, le prove geognostiche necessarie a esaminare le condizioni dell'argine fino a 35 metri di profondità.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

La Ravegnana riapre al traffico a dieci mesi dalla chiusura: le limitazioni in vigore

ForlìToday è in caricamento