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Cronaca

Riapre lo storico e maestoso parco dell'ex ospedale: spazio di scambio tra città, centro e università

La nuova area verde è dotata di nuovi percorsi pedonali, aree di sosta per lo studio, spazi verdi pienamente godibili da utilizzare in modo versatile a disposizione degli studenti e della città

Il centro storico di Forlì ha a disposizione un nuovo parco pubblico, che non sarà solo un polmone verde da circa 15mila metri quadri ad uso dei residenti nel cuore della città e degli studenti universitari, ma sarà anche un collegamento ciclo-pedonale tra viale Corridoni (e il quartiere retrostante di viale II Giugno e viale Bolognesi), e il centro storico, avendo sbocco in via San Pellegrino Laziosi (nel punto dell'ingresso del vecchio pronto soccorso) e in futuro anche in corso della Repubblica. In questo modo, dopo 12 anni dalla chiusura dell'ospedale, il centro e questa parte della prima periferia torneranno a “dialogare”.  Lo ha messo in rilevo anche il sindaco Davide Drei, durante l'inaugurazione della nuova area verde: “Ora la città può meglio interagire col complesso universitario, una sorta di osmosi tra centro, università e periferia, che sarà ancora più evidente quando il 10 gennaio sarà completato ed inaugurato un collegamento coperto tra l'ingresso principale dell'università, in piazzale Solieri e il teaching hub di viale Corridoni. Sono poche le città che possono vantare un Campus universitario all'avanguardia, in posizione centrale, a sottolineare la considerazione verso questa realtà che ci arricchisce".

"A seguito l'inaugurazione, verrà aperto prestissimo il Padiglione Sauli Saffi I, il Padiglione centrale che aprirà il Campus proprio sul centro - piazzale Solieri - annuncia l'assessore Francesca Gardini -. Oltre a queste operazioni nel 2018 partiranno i lavori dei Padiglioni Saulo Saffi laterali - un restauro e risanamento conservativo di oltre 9 milioni di euro per il completamento del nostro bellissimo campus. Questo sarà possibile grazie ad un finanziamento di 3,8 milioni del Ministero attraverso il bando delle Periferie".

Campus, inaugurato il parco dell'ex ospedale

Il nuovo parco 

La nuova area verde è dotata di nuovi percorsi pedonali, aree di sosta per lo studio, spazi verdi pienamente godibili da utilizzare in modo versatile a disposizione degli studenti e della città. L’opera finanziata da Fondazione (500mila euro), Università (200mila euro) e Comune (94mila euro), in co-progettazione con gli uffici tecnici comunali e dell'Ateneo, coincide con l’area esterna della zona dell’ex Ospedale Morgagni, tanto cara ai cittadini forlivesi, già dotata di alte ed antiche alberature, essendo quelle dello storico ospedale. In totale sono circa un ettaro e mezzo di verde fruibili dai cittadini. 

Continua Drei: “Si tratta di un progetto di rigenerazione urbana che declina al meglio il principio di sostenibilità sotto il profilo culturale, sociale e ambientale, attraverso la valorizzazione del territorio, la tutela e il rinnovamento delle risorse naturali. Siamo, insomma, in presenza di un Campus che costituisce un prototipo a livello nazionale e che si richiama a modelli internazionali, un'opera organica che connette il parco alle infrastrutture per la ricerca nel cuore del centro storico, in dialogo naturale con gli istituti culturali della città”. La Fondazione, da parte sua, evidenzia il presidente Roberto Pinza “è orgogliosa di aver contribuito alla realizzazione del progetto, assicurando agli studenti e ai docenti che giungono a Forlì da tutta l’Italia e dall’estero, un luogo di studio e di ricerca non solo all’avanguardia dal punto di vista tecnologico ma anche particolarmente curato dal punto di vista degli ambienti, interni ed esterni, così come è orgogliosa che questo intervento assicuri un’ulteriore occasione di integrazione tra l’università e la città”.

Il parco riveste non solo un valore ambientale ma anche e soprattutto storico: un luogo strettamente connaturato alla sua identità, dunque, essenziale per cogliere l’evoluzione e lo sviluppo urbanistico della città di Forlì e del suo insediamento universitario. L’intervento ha portato alla creazione di nuovi percorsi pedonali, aree di sosta per lo studio, spazi verdi pienamente godibili, da utilizzare in modo versatile, anche in occasione di particolari eventi all’aperto.

Pieno sostegno al campus

Da parte sua l'Università di Bologna promette di dare pieno sostegno ai campus romagnoli, “pur in un momento in cui negli ultimi 6-7 anni i tagli dei Governi alle università hanno inciso fortemente con una contrazione del personale docente e la scelta di molti atenei di chiudere le sedi nei territori”, spiega il rettore Francesco Ubertini. Invece l'Alma Mater, continua Ubertini, “rilancia sui campus, forti di un'esperienza di circa 25 anni” nel decentramento.

Per questo non mancheranno altri interventi, gli ultimi. “Con la realizzazione del parco manca ormai solo la ristrutturazione del padiglione Sauli-Saffi, per il quale la Fondazione e il Comune sono in attesa della consegna nei prossimi mesi del progetto definitivo da parte degli uffici tecnici dell'Università di Bologna: ma gli accordi sono stati già sottoscritti e gli impegni sono stati assunti per un importo globale di poco meno di 10 milioni di euro”, spiega Pinza. L'affidamento dei lavori dell'ultimo padiglione dell'ex ospedale da risanare e dedicare alle attività didattiche dovrebbe avvenire già nel corso del 2018.

DI MAIO - Anche il deputato Marco Di Maio ha partecipato all'inaugurazione del parco. "I giardini dell'ateneo - ha detto - saranno la cerniera che legherà ancor di più e meglio città e università, in un rapporto che deve essere sempre più intenso e integrato". Nell'occasione, il parlamentare romagnolo ha fatto presente l'importante risultato ottenuto in questi mesi, ovvero "il finanziamento di 3,8 milioni di euro direttamente dal Governo al Comune di Forlì per la realizzazione del padiglione Sauli-Saffi e dunque il completamento della struttura del nostro polo universitario".

"Ora è giusto aspettarsi che l'Ateneo e il territorio - prosegue Di Maio -, dopo il mancato riconoscimento del nuovo dipartimento, possano insieme individuare le forme migliori per potenziare anche la didattica. In questo senso gli impegni assunti e ribaditi da Francesco Ubertini e la sua sensibilità verso le sedi romagnole, fanno ben sperare in una evoluzione positiva della presenza universitaria a Forlì".

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