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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Meldola

Tre anni dalla morte di don Fabio Giacometti, il prete degli ultimi: ancora commozione

Alle prime ore del 13 settembre 2011, stroncato da un male implacabile ad appena 44 anni, moriva don Fabio Giacometti. Grande partecipazione venerdì sera, in San Nicolò, alla messa solenne in suffragio dello sfortunato sacerdote a 3 anni dalla scomparsa

Alle prime ore del 13 settembre 2011, stroncato da un male implacabile ad appena 44 anni, moriva don Fabio Giacometti. Grande partecipazione venerdì sera, in San Nicolò, alla messa solenne in suffragio dello sfortunato sacerdote a 3 anni dalla scomparsa. La liturgia eucaristica è stata presieduta dal parroco di Meldola don Mauro Petrini, con a fianco don Massimo Masini, don Rino Rivalta e don Antonio Paganelli. Nei primi banchi della chiesa, accanto ai familiari di don Fabio e ad alcuni dei “suoi” ragazzi, sedeva il sindaco di Meldola Gianluca Zattini.

Il 15 settembre 2011 è già nella storia come il giorno delle esequie solenni del “prete degli ultimi”, con Piazza Orsini gremita da almeno tremila persone. Si commuove il sindaco Zattini, grande amico dello scomparso, al ricordo della costante attenzione di don Fabio per i più poveri: “Mi sembra ieri che lo incontravo anche due o tre volte al giorno in giro per Meldola coi suoi ragazzi, quei ‘border line’ senza arte, né parte, né famiglia che tutti evitavano e che solo lui sapeva amare. La sua semplicità, quel grande cuore trasparente così attento agli altri, mi mancano tanto”. Il 17 settembre 2013, a due anni dalla scomparsa, al Teatro Dragoni di Meldola è andato in scena un altro bagno di folla per il presbitero, in occasione della presentazione del libro di foto e testimonianze “Don Fabio felice di essere prete”.

“Fabio – intervenne don Petrini - si è fatto amare da tutti per la grande trasparenza d’animo”. Venerdì scorso, durante l’omelia della messa in suffragio per i 3 anni dalla morte, il parroco di Meldola ha ribadito che “Fabio rimane in mezzo a noi con gesti concreti”. L’anno scorso, al Dragoni, è emerso l’impegno di ricordarlo anche con opere di pubblica utilità, a cominciare dal rifacimento del campo di calcetto dell’oratorio parrocchiale. Don Giacometti era bravissimo nel gioco del calcio: “Il manto sintetico di quell’impianto – conclude don Mauro – teatro principale di Fabio nel suo approccio con gli ultimi, è stato appena rifatto”. Allo sfortunato sacerdote sarà dedicato un torneo di calcetto che si terrà su quel campo in autunno. Sono allo studio altre iniziative alla memoria, anche da parte dell’Amministrazione comunale.

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