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Cronaca Bertinoro

La morte di don Luigi Pazzi, il ricordo: "Un uomo di carità, dal cuore grande e ospitale"

Il deputato di Scelta Civica, Bruno Molea, ricorda don Luigi Pazzi come "un baluardo di accoglienza". "La sua spinta alla solidarietà lascerà traccia indelebile in tutta la comunità forlivese e non solo di Bertinoro

"Un uomo di carità, dal cuore grande, ospitale e accogliente, che ha aiutato tante persone in difficoltà". Così Alessandro Rondoni ricorda don Luigi Pazzi, parroco della Concattedrale di Bertinoro e fondatore della Casa della Carità, scomparso mercoledì mattina all'età di 78 anni. "Andare in quella casa significa incontrare una grande famiglia dove tutti possono avere un posto. Nel 2009, in occasione del 90° di fondazione de “il Momento” di cui ero direttore, ho portato centocinquanta giornalisti provenienti da tutta Italia a incontrare don Pazzi, gli ospiti della Casa della Carità e la testimonianza di Patrizia Donati, inferma che comunica solo con il battito delle palpebre. Ne rimasero profondamente colpiti e scrissero poi sui loro giornali. Dal colle di Bertinoro, segno dell’ospitalità e balcone della Romagna, l’opera di don Pazzi è stata per tutti un grande richiamo a guardare e accogliere gli uomini in ogni condizione. E ci ricorda che pure la politica deve tornare ad essere un servizio ed una forma di carità". 

MOLEA - Il deputato di Scelta Civica, Bruno Molea, ricorda don Luigi Pazzi come "un baluardo di accoglienza". "La sua spinta alla solidarietà lascerà traccia indelebile in tutta la comunità forlivese e non solo di Bertinoro. Per anni - prosegue il parlamentare forlivese - ha accolto anziani e disabili gravi con umiltà e pazienza, facendo diventare la Casa della Carità dimora sicura e serena per quanti più in difficoltà e le loro famiglie. Sono certo che la Diocesi e il Comune di Bertinoro sapranno celebrarlo col dovuto ricordo". 

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