rotate-mobile
Cronaca

"Riempire un "vuoto" di conoscenza", la proposta: dedicare alcune ore di lezione al senatore Ruffilli

E' la proposta di Pippo Giordano, ex ispettore della Direzione Investigativa Antimafia di Palermo, negli anni Ottanta in prima linea nella lotta a Cosa Nostra

"Promuovere nelle scuole forlivese alcune ore di studio da dedicare al professore Roberto Ruffilli". E' la proposta di Pippo Giordano, ex ispettore della Direzione Investigativa Antimafia di Palermo, negli anni Ottanta in prima linea nella lotta a Cosa Nostra. Oggi è in pensione, visita le scuole d'Italia per parlare di criminalità organizzata e legalità. "Il 2020 è l'undicesimo anno che mi vede tra i banchi di scuola di mezza Italia ed estero, per parlare di legalità e segnatamente di Cosa nostra - spiega -. In questi lunghi anni ho constatato, ahimè, che la maggior parte dei nostri ragazzi forlivesi non conoscono la funesta storia del senatore Ruffilli".

Prosegue Giordano: "Quando ne cito il nome, gli occhi degli studenti si sgranano lasciando intravedere stupore e incredulità. Un roboante silenzio serpeggia tra i banchi. In ogni caso solo pochi conoscono la vicenda del senatore Ruffilli. Ho riflettuto molto su questo "silenzio". Mentre mi sono sentito pago nel constatare che conoscono i magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, coi quali ho collaborato per anni".

Conclude Giordano: "Questo mio invito non vuole essere una critica, ma semmai uno stimolo per sollecitare chi ha il potere di riempire un "vuoto" di conoscenza. Mi auguro che i dirigenti scolastici e gli insegnanti, esaminino la possibilità di promuovere nelle scuole forlivesi, alcune ore di studio da dedicare al professore Roberto Ruffilli. Tenere viva la memoria, è un obbligo verso i martiri della violenza terroristica". 

Professore universitario e senatore, impegnato a elaborare una proposta di riforma delle istituzioni della Repubblica, Ruffilli rappresenta un esempio umano, politico e padagogico di altissimo livello, per la vocazione all'insegnamento, l'impegno riformatore, il pluralismo, il confronto, il rigore nello studio, la partecipazione civica, il senso del dovere. Venne ucciso il 16 aprile del 1988 nella sua casa di corso Diaz il senatore della Dc Roberto Ruffilli, fu uno degli ultimi omicidi firmati dalle Brigate Rosse per il Partito Comunista Combattente. 

Lo speciale di ForlìToday
LA PRIMA PUNTATA - Mescolini: "A Forlì in quest'aula si pose fine alle Br"
LA SECONDA PUNTATA - il pm: "Ruffilli in ginocchio, come doveva essere lo Stato per le Br"
LA TERZA PUNTATA - I forlivesi vennero in massa a testimoninare, dicevano 'Basta morte'
LA QUARTA PUNTATA - I giorni dopo tra funerali e scioperi. Zelli: "Da qui sorse l'università" 
LA QUINTA PUNTATA - Ruffilli, l'uomo, il romagnolo, il fedele all'ultima fila a messa
LA SESTA PUNTATA - Il pensiero di Ruffilli: "Sosteneva l'alternanza e faceva paura alle Br"

In Evidenza

Potrebbe interessarti

"Riempire un "vuoto" di conoscenza", la proposta: dedicare alcune ore di lezione al senatore Ruffilli

ForlìToday è in caricamento