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Cronaca

Norma anti-zozzoni: chi viene beccato ad abbandonare rifiuti oltre la multa avrà la bolletta maggiorata

E' quanto contenuto nel nuovo regolamento della Tari secondo cui “al fine di disincentivare l'abbandono e il "turismo dei rifiuti"

Se un utente sarà beccato nell'atto di un abbandono dei rifiuti in giro o nell'atto di uno smaltimento abusivo, per esempio portando la spazzatura in un comune limitrofo, oltre a pagare la multa per il comportamento scorretto, potrà vedersi la bolletta maggiorata se Alea riscontrerà che dalla sua utenza domestica lo “sporcaccione” non ha fatto neanche gli svuotamenti minimi del secco, quelli che cioè sono pagati in bolletta obbligatoriamente, questo perché pur avendone la possibilità non ha utilizzato i metodi regolari dello smaltimento del rifiuto indifferenziato.

E' quanto contenuto nel nuovo regolamento della Tari secondo cui “al fine di disincentivare l'abbandono e il "turismo dei rifiuti", in caso di irrogazione di sanzioni o comunque di acquisizione di prove per abbandono o smaltimento o smaltimento illecito di rifiuti, a carico di un'utenza domestica con residenza attiva, in assenza di svuotamenti di rifiuto urbano residuo (il secco, ndr), il gestore è autorizzato ad applicare oltre alla parte fissa, anche il doppio degli svuotamenti minimi obbligatori fatto salvo la possibilità di prova contraria da parte dell'utente”. Si tratta di una forma mitigata rispetto a quanto previsto dal regolamento standard di Atersir e dell'Anci che prevede invece anche la possibilità di multare se non vengono effettuati gli svuotamenti minimi, nella presunzione che dietro il mancato utilizzo del servizio minimo vi siano scarichi abusivi. Una parte che, però, i Comuni di Alea non hanno voluto applicare in quanto ritenuta di impatto eccessivo.

Non si tratta quindi di una maggiorazione nei confronti dei virtuosi. In generale, contro il regolamento della Tari, la tassa sui rifiuti, c'è stata battaglia del centro-destra. Afferma il capogruppo di Forza Italia in Consiglio comunale, Fabrizio Ragni: "Come centrodestra uniti - Forza Italia, Lega, e Fratelli d'Italia - abbiamo prima chiesto di rinviare la delibera in un Consiglio comunale straordinario, una giusta possibilità di approfondimento che ci è stata negata. E  poi, dopo una dura  battaglia per ottenerne l'ammissibilità,  abbiamo presentato un pacchetto di otto emendamenti volti a correggere l’ingiusto impianto sanzionatorio del regolamento. Emendamenti tutti rigorosamente bocciati dal Pd. Di fronte a questa sorda ostinazione abbiamo deciso di abbandonare l’aula in segno di protesta".

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