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Rifiuti, il Taaf incontra i vertici di Alea. "Contro l'abbandono controlli, ma anche formazione alla differenziata"

"Proponiamo la formazione anche di referenti che, presso la sede dei quartieri, possano sensibilizzare i cittadini sulla differenziazione dei rifiuti in modo da aiutarli a capire il valore dei materiali stessi se differenziati bene", dicono dal Taaf

Il Tavolo delle associazioni ambientaliste di Forlì ha incontrato la settimana scorsa il presidente del Coordinamento soci di Alea Ambiente, Filippo Santolini, e il direttore tecnico della società, Gianluca Tapparini, per fare il punto sul funzionamento dei servizi e contemporaneamente presentare alcune proposte. Gli ambientalisti rimarcano come quella di Alea sia "un'esperienza vincente sotto l'aspetto economico grazie all’efficiente gestione ed ottimizzazione dei costi generali della società, caso unico in Emilia-Romagna, nel settore rifiuti".

"Ai dati economici si aggiungono quelli altrettanto ottimi della riduzione del rifiuto secco, della qualità e quantità della raccolta differenziata, che viene destinata al recupero di materia, sottraendola perciò all’incenerimento - viene rimarcato -. Nei 5 anni trascorsi dall’avvio del servizio di raccolta porta a porta nell’intero territorio di competenza (quello dei 13 Comuni soci) Alea ha sicuramente migliorato il servizio e il rapporto con i cittadini". Tuttavia, evidenziano dal Taaf, "ci sono ancora ampi margini di miglioramento a condizione che il nuovo Consiglio di Amministrazione di Alea sia in grado, come volontà e capacità di programmazione, di confermare e migliorare le prestazioni aziendali attuali e che a livello politico venga sempre più sostenuto il valore di questa società, garantendole i finanziamenti utili agli investimenti futuri".

Tra le questione da risolvere c'è senza alcun dubbio quello degli abbandoni dei rifiuti, che porta degrado al territorio. "Purtroppo vi sono cittadini molto maleducati e irresponsabili che gettano sacchetti di rifiuti su vari punti del territorio pensando che questi, miracolosamente, spariscano - rimarcano dal Taaf -. Ma non è così. I sacchetti possono rompersi e i rifiuti inquinare non solo i terreni ma anche le falde acquifere. Inoltre gli abbandoni non fanno bene nemmeno alle tasche dei cittadini perché per la loro raccolta occorrono mezzi e persone".

Contro questo fenomeno, proseguono gli ambientalisti, "Alea si sta organizzando per formare personale da utilizzare nei controlli sul territorio in collaborazione con le Guardie Ecologiche Volontarie. Ma questi non bastano. Occorre anche una sorveglianza da parte della Polizia Locale in modo da attivare un servizio efficiente. Nel 2022 sono state fatte oltre 200 multe ai cittadini, segnalati o scoperti nell’abbandono di rifiuti ed anche nel 2023 si proseguirà con le sanzioni".

Inoltre, aggiungono, "siamo convinti che la formazione e la sensibilizzazione degli studenti sia molto importante e Alea deve continuare a farla. Proponiamo inoltre la formazione anche di referenti che, presso la sede dei quartieri, possano sensibilizzare i cittadini sulla differenziazione dei rifiuti in modo da aiutarli a capire il valore dei materiali stessi se differenziati bene. Inoltre possono fornire informazioni, raccogliere lamentele, aiutare nella lettura delle bollette e distribuire i sacchetti per l’organico".

Il Taaf, concludono gli ambientalisti, "continuerà nella collaborazione con Alea sulla gestione dei servizi e c anche di far capire ai cittadini che l’azienda è di tutti in quanto pubblica, e se ci impegniamo a sostenerla i vantaggi, sia economici che ambientali, ricadranno su tutti noi".

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