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Cronaca

Rifiuti ingombranti, utenti respinti dall'eco-centro in orario di apertura: "I cassoni sono pieni"

Utenti respinti dall'isola ecologica di Alea in quanto la struttura, pur in orario di apertura, non era in grado di ricevere i rifiuti ingombranti. E' quanto successo lunedì mattina in uno dei due eco-centri di Forlì

Utenti respinti dall'isola ecologica di Alea in quanto la struttura, pur in orario di apertura, non era in grado di ricevere i rifiuti ingombranti. E' quanto successo lunedì mattina in uno dei due eco-centri di Forlì, quello di via Isonzo. I rifiuti ingombranti, come spesso è ben visibile a tutti, sono tra i rifiuti più “sensibili”: deturpano maggiormente la “visuale urbana”, con angoli di strada resi sciatti  da vecchi pezzi di mobili, divani e vecchio materiale che viene messo fuori da soffitte e cantine. Oggetti che spesso intralciano anche il passaggio sui marciapiedi. E se la raccolta degli ingombranti è ora a pagamento, rispetto al servizio gratuito precedente, l'unico modo per smaltirli legalmente e gratuitamente a Forlì è rivolgersi a una delle due isole ecologiche negli orari in cui queste sono aperte, nella speranza che il proprio veicolo riesca a contenere gli scarti.

Lamenta un utente respinto in via Isonzo, che aveva con sé solo un vecchio materasso di un letto singolo: “Sono arrivato che l'eco-centro era già aperto da un'ora e mezza ma sono stato tenuto fuori dall'operatore in quanto il 'cassone' non era più in grado di ricevere, anche se parliamo di un modesto materasso singolo. Ho chiesto se dovevo aspettare e mi è stato risposto 'Aspetti pure, ma non sappiamo quanto dovrà aspettare', senza cioè neanche dare indicazioni sulla risoluzione del disservizio. Ha anche detto che il problema perdurava da due settimane. Non mi pare corretto impedire l'unico modo di gestire senza ulteriori costi i rifiuti ingombranti, specialmente se sono l'ordinario come un materasso. Se Alea non è in grado temporaneamente allora renda per quel periodo gratuito il ritiro a domicilio come compensazione”.

Il concetto è che se non c'è alternativa lecita, si favorisce allora lo smaltimento illecito. Sempre l'utente: “Se ognuno deve fare la sua parte e quindi non scaricare in strada vecchio materiale nella speranza che qualcuno lo possa trovare d'utilità e se lo prenda, anche Alea deve fornire il servizio minimo per uno smaltimento lecito, dato che già il servizio è scarso con soli due eco-centri, orari ristretti per l'accesso, spesso lunghe file e non ultimo a volte richieste assurde da parte degli operatori. Mi è stato riportato perfino il caso che un utente che ha portato dei calcinacci dove i muratori avevano buttato anche delle cicche di sigarette, e all'eco-centro si è trovato di fronte la richiesta di dividere i calcinacci dai mozziconi”.

Gli ingombranti d'altra parte sono rifiuti di difficile gestione anche per l'utente, per il peso e la difficoltà di trasportarli: “Me ne sono dovuto andare tutta la giornata con un materasso in una macchina non grande ho dovuto annullare una serie di impegni che rendevano necessario avere spazio nel mio veicolo”, sempre l'utente. 

Alea da parte sua, replica che “A seguito di una verifica con il personale dell'Eco Centro di via Isonzo, è emerso che, a causa dell'elevato afflusso di utenti alla stazione nella giornata di sabato, i cassoni dei rifiuti dell’Eco Centro (che erano stati regolarmente svuotati venerdì sera) si sono riempiti completamente di nuovo durante il fine settimana. Purtroppo, a causa di un ritardo da parte del terzista che si occupa di ritirare quotidianamente i rifiuti dagli Eco Centri, lunedì mattina lo svuotamento dei "cassoni" non è stato svolto come di consueto prima dell'apertura al pubblico della struttura, ma solamente a mattinata inoltrata, rendendo impossibile al personale di quell’Eco Centro accogliere ulteriori rifiuti fino a quel momento. Tutte le persone per questo motivo, sono quindi state indirizzate all'Eco Centro di Via Mazzatinti”. 

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