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Cronaca

Foro Boario e Palazzo Albertini: arrivano i fondi per la riqualificazione dalla Regione

La svolta sul consumo zero di suolo in Emilia-Romagna fa un suo primo importante passo avanti

La Regione Emilia-Romagna ha pubblicato la graduatoria del bando dedicato a progetti di rigenerazione urbana grazie al quale sono finanziati 37 interventi in tutto il territorio regionale. “Nel territorio forlivese sono ben tre i progetti che hanno ottenuto un finanziamento. A Bertinoro sono destinati 999.000 euro per le vie dell’Ospitalità, a Forlì 1.257.000 euro per il progetto Rigenerazione, sostenibilità e innovazione e a Forlimpopoli 704.000 euro per L’asse della qualità e del gusto", riportano i consiglieri regionali democratici Valentina Ravaioli e Paolo Zoffoli. I fondi per la città di Forlì saranno impiegati per il completo recupero del Foro Boario e di Palazzo Albertini. "Questi finanziamenti si inseriscono nel solco della nuova disciplina regionale sull’urbanistica, la legge quadro che abbiamo approvato a fine 2017 per porre un limite al consumo di suolo e puntare alla rigenerazione degli spazi urbani. I finanziamenti - aggiungono Ravaioli e Zoffoli - saranno effettivamente erogati agli enti locali se appalteranno i lavori entro il 31 dicembre 2019. Uno stimolo quindi ad agire in fretta per garantire risultati tempestivi, sostenere l’economia del territorio e soprattutto migliorare la qualità e l’attrattività dei centri abitati".

L’importo del contributo concesso in esito al bando al Comune di Forlì va a integrare le risorse già acquisite nell’ambito del Bando periferie e quelle stanziate dal Comune per attuare una strategia complessiva di rigenerazione urbana che comprende numerosi interventi. In particolare il contributo assegnato a Forlì, unitamente ad una almeno equivalente quota di risorse comunali, servirà a realizzare un intervento di recupero e rifunzionalizzazione di Palazzo Albertini in Piazza Saffi e a completare la riqualificazione del parco Foro Boario e delle sue strutture. Per quanto riguarda Palazzo Albertini, l’intervento del costo stimato di un milione di euro (di cui 500mila euro di contributo regionale) oltre ad opere di consolidamento strutturale e di miglioramento sismico, prevede anche la riorganizzazione generale degli spazi interni con utilizzo polivalente dell’ampia Sala posta al piano terra (Urban Center, Sala conferenze, Spazio espositivo). Mentre i piani primo e secondo saranno destinati a spazi espositivi per mostre temporanee. Il ripristino della completa funzionalità di questo Palazzo è molto importante per supportare la rivitalizzazione di Piazza Saffi, potendo offrire spazi idonei per vari tipi di iniziative culturali e ricreative. Palazzo Albertini andrà ad integrare il sistema di polarità che si è progressivamente creato con il recupero e la rifunzionalizzazione di numerosi contenitori pubblici dismessi o sottoutilizzati.

L’intervento previsto al Foro Boario è complementare a quelli già finanziati e realizzati nell'ambito del PRU 1 (prima sistemazione del Parco, parcheggi e Piazzale Foro Boario) e del Contratto di Quartiere II (Nuovo Asilo Nido) oltre a quelli previsti nel Programma cofinanziato dal “Bando Periferie” (Restauro facciate palazzina, implementazione dotazioni Parco per complessivi 900.000 euro, cui si aggiunge un contributo assegnato dal Fai di 25.000 euro. Il progetto che ha un costo stimato di circa 1.500.000 euro prevede, il restauro e risanamento delle “Tettoie” in ghisa e la sistemazione del parcheggio pubblico sterrato esistente. L'intervento di restauro delle tettoie, oltre a garantire la conservazione di una parte importante della memoria storica dell'ex Foro Boario, si propone di recuperare uno spazio che può essere destinato ad una molteplicità di funzioni utili a garantire il raggiungimento dell'obiettivo di un Parco più attrattivo e fruibile per tutti i cittadini. Le tettoie, una volta recuperate, si prestano ad essere utilizzate come spazio nel quale ospitare (in sinergia con le aree scoperte del Parco e con gli altri edifici) eventi culturali, attività ludico-ricreative, attività associative, attività promosse dalle vicine istituzioni scolastiche, mercati a km 0, manifestazioni di street food. La sistemazione del parcheggio è strettamente funzionale anche alla riattivazione delle tettoie per le molteplici iniziative di interesse pubblico, per garantire spazi di carico e scarico e di sosta in prossimità delle stesse.

Bonaccini

“Iniziamo un percorso virtuoso insieme ai cittadini e alle amministrazioni locali - afferma il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini -. Si apre così una nuova fase, caratterizzata dal consumo zero di suolo e dal recupero di zone delle nostre città e dei nostri centri storici, costruendo una rete con il tessuto sociale e orientando gli interventi alla cura degli spazi collettivi. Anche con un importante effetto sull’economia dei territori, con nuovi cantieri, ma anche iniziative legate a porzioni di città in trasformazione, e posti di lavoro. Come Regione proseguiamo in una politica di investimenti pubblici, in questo caso a sostegno dei territori e delle comunità locali, che alla crescita associ la tutela ambientale e il recupero di spazi urbani, azioni in grado anche di eliminare situazioni di degrado nelle nostre città”.

La legge escludeva opere spot svincolate dal contesto socio-ambientale. Sono stati quindi premiati i Comuni che hanno presentato una progettazione a 360 gradi, grazie a una strategia complessiva di rigenerazione urbana capace di mettere insieme soluzioni edilizie innovative, spazi verdi e per la collettività, cessazione di situazioni di degrado o sfregio ambientale, coinvolgimento attivo delle realtà locali. Enti impegnati a privilegiare gli interventi di riqualificazione e riuso del patrimonio edilizio e infrastrutturale esistente, abbandonando la vecchia logica dell’espansione urbana senza limiti a discapito delle esigenze di salvaguardia del territorio e del verde extraurbano. Di fronte alle 120 domande arrivate dai Comuni, le graduatorie resteranno in vigore per 24 mesi consentendo ulteriori finanziamenti.

“É un primo, forte impulso alla nuova politica regionale in materia di cura del territorio. Questi interventi - sottolinea l’assessore regionale alla Programmazione territoriale, Raffaele Donini - aprono con coraggio il mercato della rigenerazione e della riqualificazione urbana delle nostre città mostrando un cambio di prospettiva e di mentalità nelle scelte di programmazione dell’uso del territorio da parte delle amministrazioni. Si chiude definitivamente l’epoca del consumo di suolo vergine. Accanto a questo- chiude l’assessore- la nuova legge contiene importanti sgravi fiscali per chi compie interventi di rigenerazione urbana, come l’abolizione del contributo straordinario, la riduzione di almeno il 20% del contributo di costruzione, oltre a incentivi volumetrici e procedure semplificate”. L’aspetto innovativo del bando, a cui le amministrazioni hanno risposto, consisteva nel mettere al centro della pianificazione comunale, la rigenerazione come motore di sviluppo del territorio con ricadute ed effetti anche sul tessuto socioeconomico, oltre che urbano, e come strumento cardine per migliorare la qualità e la attrattività dei centri abitati.

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