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Cronaca

Riparte la scuola, ritornano i disservizi sui bus: "Studenti come sardine o costretti a restare a terra"

Ogni anno, all'inizio dell'anno scolastico, sempre lo stesso problema, nonostante sia ampiamente possibile prevedere i flussi

Ogni anno, all'inizio dell'anno scolastico, sempre lo stesso problema, nonostante sia ampiamente possibile prevedere i flussi e di conseguenza regolare il servizio. Ancora una volta il servizio di trasporto pubblico, sia per le linee urbane sia per quelle speciali scolastiche, è partito all'insegna dei disagi e delle proteste. Studenti schiacciati come sardine a bordo dei mezzi e, in certi casi, costretti a rimanere a terra a causa dell'affollamento del mezzo ed arrivare poi a scuola in ritardo.

La protesta nei confronti di Start Romagna arriva da una famiglia di uno scolaro. Spiega nella sua segnalazione: “Lo scorso martedì, ossia il secondo giorno di scuola, a causa dell'unico mezzo messo a disposizione per il trasporto (S1) verso il Centro Studi e del numero sempre più elevato di studenti che ne usufruiscono (o ci provano), un gruppo di studenti è stato costretto a rimanere a terra in zona Stazione, cercando un bus alternativo per poter raggiungere la scuola ed arrivando così con venti minuti di ritardo”. Non è andata meglio il giorno successivo: “Il giorno seguente, stesse scene di sovraffollamento, di conseguente disagio e precaria sicurezza dei passeggeri, e, come se non bastasse, nel viaggio di ritorno, a poche centinaia di metri dal punto di scambio alla stazione, il mezzo ha iniziato a 'fumare' da sotto ..sprigionando un odore acre e pungente, al punto di far coprire bocca e naso ai tanti studenti a bordo”.

Quindi la protesta: “Tutti i giorni le stesse scene, bus nell'orario di punta scolastico pieno zeppo, conseguenti disagi per i ragazzi, autisti costretti anche venerdì mattina a chiedere ai passeggeri di stringersi al massimo altrimenti non riusciva a chiudere le porte. Ora ci chiediamo: in considerazione che il servizio Bus in periodo scolastico è dato come supplemento alle normali linee di trasporto, e che ogni studente paga l'abbonamento di trasporto per e dalla scuola, non sarebbe giusto e più sicuro pensare di inviare un secondo mezzo negli orari di punta?”.

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