"Dieta vegan e cellulari di nuova generazione, possibili rischi in futuro"

Dieta vegana e utilizzo spropositato dei telefonini di nuova generazione, sono due tra le tante incognite sul futuro della nostra salute. Lo ha detto, all'interno di una riflessione più ampia sulla prevenzione oncologica e alla presentazione delle iniziative della LILT Fabio Falcini, direttore dell'unità operativa prevenzione oncologica dell'Ausl di Forlì. L'occasione è stata anche quella per fare il punto sui pericoli che la nostra vita di tutti i giorni riserva nel lungo periodo, in particolare quelli ancora da approfondire.

Falcini punta su quelle che a volte sono mode che vengono abbracciate senza pensare troppo alle conseguenze. Sull'alimentazione "vegan" spiega il medico: “L'estremismo non è da premiare in nessun caso: da una parte la dieta vegana, che esclude ogni sorta di componente di derivazione animale dall'alimentazione, comprese uova e latticini, sicuramente può avere i suoi benefici; d'altro canto però negli ultimi anni, attorno a questo di scelta, si è creata una sorta di moda per cui capita che alcune famiglie che seguono una dieta vegana, somministrino ai figli, in età di sviluppo, lo stesso tipo di alimenti ed alcuni di questi bambini mostrano evidenti difetti nella crescita. Non si escludono altre complicazioni derivanti da questo tipo di alimentazione ma alcuni effetti si scopriranno soltanto nei prossimi dieci anni”.

Un altro cambiamento del comportamento di questi ultimi tempi è sicuramente l'attaccamento sconsiderato al telefonino. “Il problema – continua Falcini – è che i cellulari di ultima generazione emettono un numero elevato di onde elettromagnetiche che, appoggiate ai nostri tessuti, causano il surriscaldamento degli stessi e generano delle vibrazioni interne sia sulle strutture ossee che negli organi interni come il cervello. Considerato questo, è difficile non pensare che, l'aumento che si sta osservando nell'incidenza dei tumori al cervello nella popolazione mondiale, possa essere collegato alle ore trascorse a stretto contatto con i nostri dispositivi cellulari”.