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Cronaca

Epoca risorgimentale: al via un ciclo di incontri al Liceo Scientifico

Il primo appuntamento è fissato non a caso per il 9 febbraio, anniversario della Repubblica Romana: l’attore Roberto Mercadini presenta nel liceo forlivese il suo monologo "Potenti d'ira e d'amore"

"Dal Risorgimento l’idea d’Europa, da oggi l’Europa delle idee": è il titolo del ciclo d’incontri dedicato a programmi, racconti e protagonisti dell’epoca risorgimentale a cura della sezione forlivese dell'Associazione Mazziniana Italiana, che vede protagonisti, nel mese di febbraio, 170 studenti delle classi IV e V del Liceo Scientifico “Fulcieri Paolucci de Calboli” di Forlì. Il primo appuntamento è fissato non a caso per il 9 febbraio, anniversario della Repubblica Romana: l’attore Roberto Mercadini presenta nel liceo forlivese il suo monologo "Potenti d'ira e d'amore", dedicato al Risorgimento Italiano e alla Repubblica Romana di Mazzini, Garibaldi e Saffi, per ricordare gli uomini, le donne e i giovani provenienti da ogni parte d’Italia che diedero la vita in difesa dei valori di libertà, uguaglianza e giustizia, sostenendo, per primi, una forma democratica di governo parlamentare basata sul suffragio universale con l’obiettivo di migliorare le condizioni materiali e morali dei cittadini al di fuori di ogni bieco e cieco nazionalismo. Valori che trovarono allora una prima formulazione nella costituzione della Repubblica romana e che vivono oggi nei principi fondamentali della nostra Costituzione.

Si prosegue a metà febbraio, sempre con due incontri nel corso della mattinata: protagonista della giornata sarà lo storico Mario Proli, che accompagnerà gli studenti in una sorta di viaggio nella prima metà del '900 europeo, approfondendo il tema con appunti di storia locale. La chiusura del ciclo, riservato ai soli studenti, è prevista per la fine di febbraio e vedrà in veste di relatore lo storico e docente universitario Roberto Balzani, con una lectio magistralis sugli Stati Uniti d'Europa, oggi più che mai tema di grande attualità.  In un quadro in cui la preoccupazione per l’arretramento dell’integrazione europea a fronte della crisi economica, per l’instabilità nel mediterraneo, per la minaccia terroristica e per l’esplosione del fenomeno migratorio, in un momento in cui il ritorno di logiche nazionalistiche stanno mettendo fortemente  in discussione punti nevralgici come la libertà di circolazione,  diventa assolutamente  strategico  scegliere il proprio futuro in una autentica comunità di destino secondo l’intuizione di Mazzini e come delineato più tardi dai padri fondatori dell’Unione Europea. "

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