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Cronaca Rocca San Casciano

Rocca, la famiglia Cappelli visita l'antica biblioteca dei frati Francescani

La Casa editrice Cappelli di Bologna fu fondata da Licinio Cappelli (Rocca San Casciano 1864 - Bologna 1952) succeduto nel 1898 al padre Federigo nella direzione dell’azienda tipografica di Rocca San Casciano, nel 1914 trasferì a Bologna la sede dell’impresa e iniziò una vasta produzione editoriale

Nella giornata di sabato i discendenti della famiglia Cappelli di Rocca San Casciano hanno visitato la ristrutturata settecentesca Biblioteca dei Frati Francescani a Rocca San Casciano, ammirando i quasi 4mila volumi presenti nelle antiche librerie, fra cui 80 “cinquecentine” (il volume più antico e del 1523) e molti libri del Settecento, il 70% dei quali stampati a Venezia. Fra i volumi risultano presenti anche testi stampati nell’antica tipografia Cappelli.

La Casa editrice Cappelli di Bologna fu fondata da Licinio Cappelli (Rocca San Casciano 1864 - Bologna 1952) succeduto nel 1898 al padre Federigo nella direzione dell’azienda tipografica di Rocca San Casciano, nel 1914 trasferì a Bologna la sede dell’impresa e iniziò una vasta produzione editoriale nel campo letterario, culturale, scolastico, medico. L’attività fu proseguita e sviluppata dai figli, soprattutto da Carlo Alberto (Rocca San Casciano 1907 – Verona 1982), con uno speciale interesse per la vita dello spettacolo, al quale sono state dedicate collane di drammaturghi, di documenti e di soggetti cinematografici. Carlo Alberto esercitò anche intensa attività quale impresario di compagnie primarie del teatro di prosa e sovrintendente dell’Arena di Verona. Ancora oggi, ogni anno, durante il mese di luglio a Rocca San Casciano si celebra, alla memoria dell’illustre impresario e talent scout, un importante concerto lirico che nell’edizione 2014 a riservato un premio alla carriera e Maria Cristina Mazzavillani Muti.

“Questa visita - commenta il sindaco Rosaria Tassinari – rappresenta un importante collegamento fra il presente ed il passato alla riscoperta dei tesori del nostro territorio. La famiglia Cappelli e la Biblioteca Francescana sono due capisaldi della storia del nostro comune ed il riscoprirne e conservarne la memoria è fatto intangibile ed irrinunciabile. Ritengo quindi che questo incontro sia un passaggio importante per conservare la memoria di ciò che Rocca San Casciano rappresentò nel comprensorio forlivese e nella Romagna Toscana di cui fu illustre capoluogo”.

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