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Cronaca

Arena estiva alla Rocca di Ravaldino ed entro l'anno si riapre l'interno del castello: partiti i lavori

Il Comune, coinvolgendo la Soprintendenza, intende realizzare un palco che resterà fisso per tutta la bella stagione e far tornare così a vivere quel fazzoletto di centro storico

Un'arena estiva per gli spettacoli nel giardino antistante l'ingresso della Rocca di Ravaldino: il Comune, coinvolgendo la Soprintendenza, intende realizzare un palco che resterà fisso per tutta la bella stagione e far tornare così a vivere quel fazzoletto di centro storico, ormai completamente deserto tra i lavori di ristrutturazione al serbatoio dell'acqua nel Giardino del Torrione e la chiusura permanente del castello forlivese. In quell'area, recintata tra le mura storiche e la recinzione del giardino, spiega l'assessore alla Cultura Valerio Melandri, si possono realizzare 300-350 posti a sedere. Uno degli eventi pensati sarà una due o tre giorni intitolata 'Caterina, le vie della libertà', tutto dedicato alla Signora di Forlì, Caterina Sforza.

Al via i lavori alla rocca

Il secondo obiettivo, invece, è quello di riaprire la rocca, e anche qui ci sono delle novità: sono stati appena affidati i lavori di un primo stralcio della ristrutturazione relativa al cortile e al percorso di ronda, mentre a giorni verrà affidato il secondo stralcio relativo al recupero della copertura e un risanamento degli interni. “Il totale dei due interventi è per un importo di circa 300mila euro, contiamo di avere entro la fine dell'anno una rocca di Caterina ristrutturata e aperta alla libera fruizione del pubblico”, sempre Melandri. Il principale problema da risolvere è il consolidamento di un muro da cui ci sono degli sfaldamenti, particolarmente importante perché si trova sull'uscita di sicurezza della Rocca. “Il danno alla Rocca in verità è piuttosto limitato, ma condiziona tutto perché si trova proprio sulla volta dell'unica uscita di sicurezza”, sintetizza l'assessore che proprio lunedì mattina ha effettuato un sopralluogo nel castello.

Sede per le associazioni di rievocazioni storiche

La valorizzazione turistica della Rocca in generale passa da una serie di azioni e da una scelta, rendere protagonista Caterina Sforza, colei che fu la principale e più famosa inquilina del castello. “Ci è stato regalato un marchio, che ora è proprietà del Comune e lo useremo. Intendiamo recuperare l'edificio della rocca di Caterina, che diventerà quest'estate la grande arena estiva della città – spazia l'assessore -. In una piccola porzione della rocca recuperata intendiamo anche dare una sede a tre associazioni che si occupano di rievocazione storica, così che la struttura venga presidiata e resa viva”. C'è poi un finanziamento di 209mila euro, su un budget europeo di 1,2 milioni del programma 'Adrion' dell'Unione Europea, per realizzare un prodotto turistico imperniato sula figura di Caterina.

Un nuovo prodotto turistico

Illustra Claudia Castellucci, responsabile dell'Ufficio Progetti europei del Comune: “L'obiettivo del progetto, chiamato 'Smart heritage ' e di cui è capofila la città di Evia in Grecia, è la messa a punto di un prodotto turistico e culturale che non esiste ancora, nel nostro caso quello di Caterina Sforza, e legarlo in una rotta culturale internazionale che ha come elemento comune il cibo”. Martedì si tiene il primo incontro di progetto con delegazioni di Grecia,  Italia,  Albania e Bosnia, alle 16 a Palazzo Romagnoli di via Albicini. Poi mercoledì si terrà una visita guidata sulle tracce di Caterina riservata ai partner  del progetto e ai media. Si tratta di un itinerario che si sviluppa lungo corso Diaz, tra la Rocca, piazza Saffi e i suoi monumenti. Il 'prodotto turistico' prevede una serie di attività tra cui applicativi digitali, come ologramma e videomapping, la partecipazione ad un cortometraggio, sito internet, un ricettario di gastronomia regionale ed anche un evento di richiamo, che a Forlì si terrà il 28 maggio.

Caterina, la donna della libertà

Il 28 maggio, giorno della morte di Caterina Sforza, l'area esterna, come si diceva, accoglierà una sorta di 'festival della libertà', prendendo Caterina come simbolo dell'emancipazione femminile, della libertà. “Forlì e il suo territorio hanno dato i natali a personaggi storici importanti sul tema della libertà, da Aurelio Saffi all'ultimo dittatore italiano che questa libertà la tolse – dice l'assessore Melandri -. Il giardino della rocca è un luogo della memoria dei forlivesi che in passato ha ospitato eventi e feste”. 

Chi era Caterina Sforza

Caterina Sforza, che a Milano onorano con un ampio viale intitolato a 'Caterina da Forlì', nacque in una data imprecisata tra l 1462 e il 1463, a Milano o a Pavia. Certo è che fu la figlia illegittima nata dall'unione tra il duca di Milano Galeazzo Maria Sforza e la favorita di corte, la bellissima Lucrezia Landriani. In vità superò per fama e fascino ogni altra donna del suo tempo. Col suo carisma, astuzia, cultura, lungimiranza, la conoscenza delle arti, compresa quella della guerra, emerse come donna in un mondo fatto solo di uomini. Il suo potere a Forlì cadde nel 1500, sconfitta dalle truppe di Cesare Borgia, figlio del Papa Alessandro VI.

Foto progetto Caterina Sforza (1)-2

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