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Cronaca

Bruciava rifiuti in campagna, denunciato per il reato "Terra dei fuochi"

Bruciava rifiuti ed è finito denunciato per il reato introdotto per arginare la problematica della "Terra dei fuochi"

Bruciava rifiuti ed è finito denunciato per il reato introdotto per arginare la problematica della “Terra dei fuochi”. Nei giorni scorsi è stato effettuato in comune di Forlimpopoli un intervento che ha visto impegnato il personale del Corpo Forestale dello Stato di Forlì impiegato nel contrasto allo smaltimento illegale dei rifiuti.

L’attività si è sviluppata a seguito dell’avvistamento a distanza di una colonna di fumo dal colore molto scuro da parte di una pattuglia della Forestale. Il personale intervenuto sul posto ha verificato che era in corso una attività di smaltimento illegale di rifiuti che consisteva nel bruciare un cumulo di materiale costituito da mobili e parti di mobilio in faesite e legno impiallacciato, contenenti tra l’altro sostanze plastiche e colle chimiche.

Il personale del Corpo Forestale dello Stato che è giunto sul posto ha potuto constatare che il rogo si stava attuando all’interno di una proprietà privata dove era presente il proprietario del terreno al quale è stato subito imposto di interrompere la combustione per non portare a ulteriori conseguenze il reato e per non aumentare il pericolo concreto per la salute pubblica derivato dall’immissione in atmosfera di fumi tossici e miasmi. Del fatto è stata informata la Procura della Repubblica di Forlì alla quale è stata inoltrata comunicazione di notizia di reato nei confronti della persona colta in flagranza.

L'uomo è stato denunciato a piede libero per il reato previsto dall’articolo 256 bis del decreto legislativo 152/2006 “Norme in materia ambientale” introdotto di recente dalla legge 6/2014 (la cosiddetta norma sulla “Terra dei fuochi”) che prevede una pena che varia da uno a cinque anni di reclusione per chiunque utilizza il fuoco per smaltire rifiuti con modalità e in aree non autorizzate. L’operazione condotta ha tempestivamente posto fine a una attività illecita qual è quella della combustione dei rifiuti che ha come conseguenze la potenziale immissione in atmosfera di sostanze tossiche e nocive che possono comportare conseguentemente danni anche gravi alla salute.

Si rimarca all’attenzione dei cittadini il principio dell’assoluta necessità di smaltire secondo le norme e le procedure di legge i rifiuti di qualsiasi natura e pericolosità per evitare conseguenze negative all’ambiente e alla salute delle persone: nella provincia di Forlì-Cesena sono presenti appositi centri di raccolta e vi è la possibilità di conferire (o far ritirare) i materiali di cui ci si intende disfare.

L’attività portata a buon fine denota il successo dell’incisiva azione di controllo del territorio, espletata prevalentemente ai fini della sicurezza ambientale, esercitata da parte del Corpo Forestale dello Stato e condotta in ambito interforze seguendo le direttive della Prefettura. Il Corpo Forestale dello Stato rimane impegnato costantemente, sia in ambito nazionale sia locale, nei servizi di contrasto ai reati in danno dell’ambiente e in particolare nell’attività di prevenzione e repressione dello smaltimento illegale dei rifiuti, realtà che purtroppo riguarda molte realtà territoriali e che ha spesso conseguenze negative non solo sulla integrità degli ecosistemi, ma anche potenzialmente sulla salute umana.

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