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Agli ideatori della Sagra del Tartufo l'attestato di "Benemerito di Dovadola"

"Siamo ancora in periodo di tartufo - continua l'assessore Marco Carnaccini - perché quello che i cercatori raccolgono in questo periodo è di altissima qualità e l'offerta dei nostri ristoranti e agriturismi è veramente eccezionale"

A Dovadola è già tempo di bilanci per analizzare lo svolgimento della 49esimo Sagra e Fiera del Tartufo e nel contempo si è già protesi a programmare la prossima edizione che sarà quella importantissima del cinquantesimo. "Quella di quest'anno è andata bene - commenta il sindaco Gabriele Zelli -  nonostante si sia partiti domenica 18 ottobre con una giornata caratterizzata in parte dalle condizioni meteo sfavorevoli (pioggia dalle 16 del pomeriggio, ndr). C'è stata comunque una buona partecipazione agli stand gastronomici e molti visitatori in giro per il paese. Il 25 ottobre, grazie al bel sole e alla temperatura mite, ha fatto registrare il "tutto esaurito" per l'intera giornata".

Dividere la manifestazione in due giornate d'altronde è stato fatto apposta per questo, e cioè ovviare al problema del meteo che può vanificare gli sforzi di tantissimi volontari coordinati dalla presidente della Pro Loco Marta Ravaglioli, i quali vanno ancora una volta elogiati per l'impegno profuso. Archiviata l'edizione appena svolta è già tempo di volgere il nostro sguardo alla prossima edizione,  quella della festa per i 50 anni di attività. "La chiamo festa - aggiunge il sindaco Zelli - proprio perché l'appuntamento, che coinvolge così tante famiglie dovadolesi, la vogliamo vivere come tale. A questo scopo la Giunta comunale, in modo unanime, ha già deciso di assegnare agli ideatori della prima edizione che si svolse nel 1967 e ai componenti del consiglio della Pro Loco in carica nel 2016 l'attestato di "Benemerito di Dovadola" ed è già al lavoro per preparare una guida del paese che sappia indicare ai visitatori le caratteristiche e le bellezze del luogo".

"Siamo ancora in periodo di tartufo - continua l'assessore Marco Carnaccini - perché quello che i cercatori raccolgono in questo periodo è di altissima qualità e l'offerta dei nostri ristoranti e agriturismi è veramente eccezionale. Invito tutti a venire nella nostra bella cittadina per gustare le prelibatezze del nostro territorio e sopratutto "il re della tavola", il tuber magnatum,  già apprezzato dal tempo dei romani (dal latino magnatus: magnate, ricco signore, cioè dei magnati, per la sua pregiatezza)".

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