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Cronaca

San Giovanni Evangelista, passaggio di consegne tra don Erio Castellucci e don Mauro Dall’Agata

La comunità di San Giovanni è composta di circa 2.400 famiglie, per un totale di seimila persone. Il rito d’ingresso, con le consegne al nuovo parroco, è stato presieduto dal vicario generale della diocesi di Forlì-Bertinoro, don Pietro Fabbri

Chiesa di San Giovanni Evangelista gremita, domenica, per l’ingresso ufficiale del nuovo parroco don Mauro Dall’Agata. Accanto a lui, per l’intera durata della celebrazione eucaristica siede anche don Erio Castellucci, suo predecessore alla guida della comunità di via Angeloni e dal 13 settembre scorso arcivescovo di Modena-Nonantola. “E il giorno delle consegne, don Mauro, questa è una bella comunità”, sono le prime parole pronunciate dal vescovo-teologo, cui fa seguito la pronta risposta di don Mauro: “Dopo la tua nomina a vescovo, mi sono chiesto chi sarebbe stato il poveretto che ti avrebbe sostituito…”.

Don Erio si era già rivolto al suo successore con una lettera inviata all’atto della designazione: “Caro don Mauro, ti ringrazio per avere accettato di diventare parroco della bella comunità di San Giovanni Evangelista. Ti troverai bene, perché sei una persona onesta, carica di entusiasmo e di doni; e poi hai dieci anni meno di me e maggiori energie. Tu sei molto bravo nella predicazione e sono convinto che ti troverai bene in quella assemblea festosa, attenta e partecipe. Il resto lo scoprirai da solo. Mi permetto di darti solo due consigli: tieni corta la predica e non fare caso alle chiacchiere e alle lamentele”.

don Mauro Dall’Agata nuovo prete di San Giovanni Evangelista

La comunità di San Giovanni è composta di circa 2.400 famiglie, per un totale di seimila persone. Il rito d’ingresso, con le consegne al nuovo parroco, è stato presieduto dal vicario generale della diocesi di Forlì-Bertinoro, don Pietro Fabbri. Nel rispetto di un rituale canonico codificato, don Mauro ha ricevuto le chiavi della chiesa e del tabernacolo, nonché simbolicamente il confessionale, il battistero, la Parola di Dio, la mensa dell’altare e la comunità parrocchiale in tutte le sue componenti: bambini, ragazzi, giovani, famiglie, ammalati e persino i defunti. Don Mauro, 45 anni, è originario della parrocchia di Ravaldino ed è stato ordinato sacerdote nel 2000. Cappellano a San Pio X in Ca’Ossi e poi a San Paolo, nel 2008 è stato nominato parroco di Pieve Acquedotto e San Giorgio. A queste due parrocchie si sono aggiunte, nel 2009, Roncadello e Malmissole e nel 2013 Barisano e Poggio.

Nel giugno del 2014 don Dall’Agata ha lasciato l’oneroso impegno per un periodo di riposo, interrotto già nell’ottobre 2014 con l’assunzione del ruolo di collaboratore di don Maurizio Monti nelle parrocchie di San Martino in Strada, Grisignano, San Lorenzo in Noceto e Collina. “Mi sono riscoperto come sacerdote – dichiara umilmente don Mauro – grazie proprio a don Maurizio e al mio servizio a San Martino”. “Durante la nostra vita – afferma don Erio nel corso dell’omelia, rivolgendosi ai circa 400 fedeli presenti – dobbiamo sempre consegnarci a qualcun altro. La nostra esistenza sarà tanto più felice quanto più impareremo ad affidarci agli altri. Quella fra voi fedeli e don Mauro è una reciproca consegna”.

“Ti auguriamo di essere un parroco felice”, dichiarano Gianluca e Francesca Vasumi, accogliendo a nome dei parrocchiani il nuovo curato, che dimostra di gradire l’auspicio: “Il mio sì a questo incarico non è frutto di un calcolo, ma di una chiamata che ricevo con umiltà. Arrivo in punta di piedi. Sarò un parroco felice se, assieme alla mia nuova comunità, sapremo metterci al servizio reciproco e di chi ha bisogno”. Don Mauro si rivolge nuovamente al predecessore: “Nessuno potrà mai sostituirti qui”. Il primo rientro ufficiale a Forlì di don Erio Castellucci da quando è entrato come arcivescovo a Modena-Nonantola, potrebbe avere un seguito in ottobre, sempre a San Giovanni Evangelista, la comunità che ha guidato dal 2009 al 2015, in occasione dell’inaugurazione dei nuovi locali di servizio alla parrocchia. 

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