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Cronaca

Sanità, il M5S: "L'Ausl non regge il peso della concorrenza dei privati"

I consiglieri comunali Simone Benini e Daniele Vergini ricordano che “non è possibile impedire che società private abbiano accordi commerciali fra loro”

Il Movimento 5 Stelle interviene sul servizio sanitario offerto ai possessori della Conad Card. I consiglieri comunali Simone Benini e Daniele Vergini ricordano che “non è possibile impedire che società private abbiano accordi commerciali fra loro”, ma evidenziano però "che questa offerta è sicuramente lontana dall'idea che il Movimento 5 Stelle ha di garantire in primis il servizio sanitario pubblico e si incrocia con la grave carenza di governance pubblico-politica in materia di sanità".

Per i pentastellati "mette inoltre a nudo l'incapacità cronica degli amministratori del Pd in Romagna di garantire il servizio sanitario a tutti e in ogni territorio (si pensi alla chiusura dei piccoli ospedali), la scandalosa carenza di organico e riduzione di posti letto, il discutibilissimo accentramento o esternalizzazione dei servizi a danno della medicina di prossimità, i disagi e gli sperperi (si pensi alla vicenda del laboratorio unico della Romagna di Pievesestina) per non parlare dei ticket saliti alle stesse e spesso meno convenienti dei prezzi applicati dai privati".

“In questo vediamo un complessivo vulnus ai diritti garantiti in Costituzione, la stessa Costituzione che il premier Renzi vuole stravolgere con il progetto di riforma su cui sono chiamati gli italiani al referendum il 4 dicembre - aggiungono -. E nel dettaglio troviamo assolutamente negativa questa situazione venutasi a creare nel momento di massima debolezza dell'Ausl di Forli, fagocitata in Area Vasta, ormai incapace di offrire ai propri cittadini il servizio che deve essere erogato al meglio".

“Se con la Conad Card qualche cittadino trarrà vantaggio nell'accesso ai servizi di diagnosi, specialistici e fisioterapici, questo accadrà anche a causa del silenzio e dell'inoperosità di un'Ausl unica della Romagna che ogni giorno di più mostra l'incapacità di reggere il peso della concorrenza dei privati: rendendo meno efficiente, efficace ed accessibile la sanità pubblica - concludono -. In quanto sta succedendo ravvisiamo come sempre la manifesta incapacità di contrastare seriamente la privatizzazione della sanità in atto da decenni, ed il collateralismo politico nel favorirla degli amministratori Pd che, non solo in sanità, cedono servizi a cooperative e assicurazioni, con l'unico obiettivo di averne un tornaconto elettorale".

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