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Cronaca Santa Sofia

Santa Sofia e Meldola, cordoglio per la scomparsa del prof Amadori: "Un grande uomo"

Nel 2012 al dottor Amadori era stata anche conferita la cittadinanza onoraria di Santa Sofia

L'amministrazione comunale di Santa Sofia esprime "grande cordoglio" per la scomparsa di Dino Amadori, direttore scientifico dell'Irst, oncologo di fama internazionale profondamente legato al territorio di Santa Sofia. Amadori, infatti, era nativo di Corniolo e ha mantenuto sempre un forte legame con il suo paese d’origine, anche se lo studio e la carriera lo hanno portato spesso lontano.

IL COMMOSSO RICORDO DEL SINDACO ZATTINI

La sua scomparsa improvvisa ha suscitato grande tristezza anche a Santa Sofia: "Si tratta di una grave perdita per il mondo scientifico e per la Medicina, ma non solo - dichiara il sindaco Daniele Valbonesi -. Dino Amadori non era semplicemente un grande oncologo, punto di riferimento per tanti altri medici e studiosi di tutto il mondo, ma aveva la grande capacità di rapportarsi con le persone e con i pazienti con grande umanità, dote di non cui tutti sono provvisti".

IL CORDOGLIO DEL MONDO DELLA POLITICA E NON SOLO

Nel 2012 al dottor Amadori era stata anche conferita la cittadinanza onoraria di Santa Sofia, sottolineando come lo "studioso di altissimo profilo, ha saputo cogliere gli aspetti umani della malattia, sensibilizzando l’opinione pubblica, anche attraverso la fondazione dell’Istituto Oncologico Romagnolo". "La Città tutta piange uno dei suoi cittadini più illustri - afferma il sindaco di Meldola, Roberto Cavallucci -. A nome di tutta l’Amministrazione Comunale e della comunità meldolese esprimo il più sincero sentimento di cordoglio ai familiari, a tutti i suoi cari ed ai suoi collaboratori".

"Amadori ha rappresentato l’eccellenza medica a livello nazionale ed internazionale; luminare della ricerca per la lotta contro il cancro, a cui ha dedicato l'intera vita, è stato uno scienziato riconosciuto da tutta la comunità medica mondiale. Grazie alle sue intuizioni sono stati fatti grandi passi in avanti nel campo della ricerca e della cura sui tumori - prosegue Cavallucci -. Ricordiamo Dino Amadori come “padre”, fondatore e primo direttore scientifico dell’ Irst di Meldola ma anche come persona dotata di grande umanità, sempre vicina alle Istituzioni ed a tutta la comunità per la quale si è sempre impegnato mettendosi a disposizione con le proprie conoscenze e capacità. Ci lascia un grande uomo che non potremo mai dimenticare".

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