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Cronaca

Scambio di auguri in carcere a Forlì: c'era anche Techné

Si è tenuto venerdì lo scambio di auguri in occasione del Natale tra i detenuti del laboratorio produttivo di assemblaggio, Altremani, interno alla Casa Circondariale di Forlì e i numerosi ospiti

Si è tenuto venerdì lo scambio di auguri in occasione del Natale tra i detenuti del laboratorio produttivo di assemblaggio, Altremani, interno alla Casa Circondariale di Forlì e i numerosi ospiti tra cui istituzioni, associazioni e imprese del territorio. Il momento degli auguri è stato anche l’occasione per tirare le somme di fine anno, facendo un bilancio in termini economici, etici e sociali, di questa importante esperienza.

Il laboratorio, nato nel 2006, rappresenta un’iniziativa di grande successo, per nulla scontato all’interno di un carcere, sia in termini occupazionali che economici. Questa realtà tutta forlivese, infatti, rappresenta un’eccellenza nel panorama carcerario nazionale non solo per gli oltre 55 detenuti che in questi anni ha assunto, ma anche grazie all’indipendenza economica raggiunta, superando le difficoltà strutturali, logistiche, normative e relazionali caratterizzanti le attività in carcere che spesso ne compromettono non solo l’autosufficienza economica ma la stessa sostenibilità. 

A febbraio ha festeggiato i suoi primi 10 anni di vita e di successi, grazie tra gli altri alle due imprese virtuose del nostro territorio Mareco Luce e Vossloh Schwabe che, dimostrando una forte responsabilità sociale, forniscono le commesse che permettono al Laboratorio di sostenersi e svilupparsi. A questi due grandi protagonisti, si aggiunge l’ente di formazione Techne che coordina e monitora quotidianamente le attività e la cooperativa Lavoro Con che si fa carico dell’assunzione dei detenuti, permettendo di raggiungere indici produttivi e qualitativi di ottimo livello.

“Anche quest’anno abbiamo voluto rinnovare gli auguri ai 4 detenuti che lavorano nel laboratorio di assemblaggio Altremani - spiega Lia Benvenuti, direttore generale di Techne – a testimoniare, anche e soprattutto a Natale, che il lavoro è l’unico vero strumento per rieducare le persone alla legalità e alle regole della società civile”.

“E’ un piacere accogliere tanti ospiti per festeggiare con noi il Natale ed i risultati di fine anno per nulla scontati di questo laboratorio –– sottolinea Palma Mercurio, direttrice della Casa Circondariale di Forlì – ottenuti grazie al lavoro e alla collaborazione di una rete territoriale fatta di enti pubblici e privati nonchè di preziosi collaboratori interni ed esterni al carcere. Il 2016 – continua la Mercurio – chiude con un valore della produzione di circa 45.000 euro, dato significativo che fa di questa esperienza una buona pratica da replicare in altri contesti detentivi”.

Il carcere di Forlì conta ad oggi 122 detenuti di cui 22 donne ed è fortemente impegnato in 4 laboratori produttivi nati per dare lavoro ai detenuti ed insegnare loro un mestiere: il laboratorio di cartiera artigianale Manolibera, il laboratorio di recupero apparecchiature elettriche ed elettroniche, il laboratorio di riparazione bici “Liberi di pedalare” e appunto Altremani.

 “In Italia – sottolinea Damiano Zoffoli – c’è un tasso di recidiva del 50% tra i detenuti ma di fronte ad esperienze di lavoro in carcere, quali i Laboratori del carcere di Forlì, la recidiva si abbassa fino quasi ad azzerarsi. Sono convinto – continua Zoffoli - che grazie al lavoro durante la detenzione si riesca a raggiungere una reale rieducazione, riabilitazione e reinserimento del detenuto nella società, offrendo una concreta possibilità di riscatto.


Hanno partecipato allo scambio di auguri, oltre ai protagonisti che hanno fatto e tuttora fanno la storia del Laboratorio, numerose imprese del territorio nonchè autorità locali e regionali tra cui Paolo Zoffoli e Valentina Ravaioli Consiglieri Regionali Emilia Romagna; Raoul Mosconi, Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Forlì e Presidente del CLEPA (Comitato Locale Esecuzione Penale Adulti) e l’europarlamentare Damiano Zoffoli.

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