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Sanità

Scambio di informazioni e conoscenze: i medici del "Morgagni-Pierantoni" alla scoperta dell'ospedale cinese di Lishui

L’ospedale di Lishui, affiliato alla Wenzhou Medical University, copre un’area popolata da 2,7 milioni di abitanti e ha una disponibilità di 2100 posti letto

Al via la collaborazione tra l’ospedale “Morgagni-Pierantoni” di Forlì e il Lishui Central Hospital - Wenzhou Medical University (Cina). Ai primi di dicembre una delegazione di primari forlivesi composta dal primario Giorgio Ercolani, direttore dell'Unità Operativa di Chirurgia e Terapie Oncologiche Avanzate di Forlì e professore ordinario di Chirurgia all’Università di Bologna, dal direttore dell’ Unità Operativa di Emodinamica di Forlì e Cesena Fabio Tarantino, dalla direttrice dell’ Unità Operativa di Urologia di Forlì Roberta Gunelli e dal direttore della Unità Operativa di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva di Forlì e
Cesena Carlo Fabbri si sono recati in Cina per visitare la struttura ospedaliera ed incontrare i colleghi cinesi.

VIDEO - L'esperienza raccontata dai medici

L’ospedale di Lishui, affiliato alla Wenzhou Medical University, copre un’area popolata da 2,7 milioni di abitanti e ha una disponibilità di 2100 posti letto. Collabora con Università di tutto il mondo, ha 69 centri di ricerca clinica e tecnica, 200 apparecchiature mediche avanzate e si caratterizza per i suoi interventi e trattamenti minimamente invasivi. E' responsabile dell'insegnamento clinico e della formazione post-laurea di diverse università, tra cui la Zhejiang University,Wenzhou Medical University e Zhejiang Chinese Medical University.

"Siamo molto contenti di questa collaborazione nata tra l'ospedale di Forlì e Lishui Central Hospital, perché è estremamente utile per la crescita professionale dei nostri professionisti potersi confrontare, sia sul piano teorico che operativo, con altre realtà sanitarie", ha affermato Giorgio Martelli, direttore dell nosocomio forlivese. "Sottolineo la calorosa accoglienza che ci hanno riservato i colleghi cinesi e ringraziare sia loro che la dottoressa Chen, il dottor Brugugnoli e la dottoressa Maria Grazia Silvestrini, che hanno favorito i primi contatti con i colleghi di Lishui - spiega il professor Ercolani -. Era la prima volta che visitavo strutture sanitarie cinesi e, a parte aver apprezzato l'organizzazione e la disponibilità di risorse tecnologiche, sono rimasto impressionato dagli elevati numeri di attività dell'area chirurgica che, sicuramente, ci permetteranno di poter iniziare proficue collaborazioni scientifiche. Tra l'altro attendiamo un giovane collega chirurgo che si fermerà con noi per tre mesi e attraverso il quale potremo porre le basi per tali collaborazioni. Sono infine lieto di annunciare che il presidente dell’ospedale di Lishui mi ha chiesto la possibilità di svolgere una docenza part time nel loro nosocomio".

"Sono lieta - commenta la dottoressa Silvestrini - di aver favorito questo progetto che intendeva, in primis, valorizzare le capacità dei medici dell’ospedale di Forlì e creare collaborazioni tra il nosocomio forlivese e altre realtà sanitarie all’estero". "E’ stata una bellissima esperienza umana e professionale - racconta il dottor Fabio Tarantino - e siamo stati accolti in modo estremamente caloroso. Personalmente sono stato molto colpito dall’organizzazione e dall’efficienza della struttura ospedaliera e dei dipartimenti che abbiamo visitato. Vi sono certamente delle differenze rispetto alla nostre pratiche cliniche e lo scambio di informazioni e di conoscenza, che ho potuto effettuare con i colleghi cardiologi ed il personale sanitario, è stato molto stimolante e porterà sicuramente a delle collaborazioni professionali e scientifiche nel prossimo futuro: la scienza medica si basa proprio su uno scambio continuo di informazioni, dati scientifici ed evidenze cliniche ed è proprio quello che cercheremo di portare avanti con i colleghi cinesi".

“Ringrazio ancora tutti quelli che hanno reso possibile questa esperienza - ha dichiarato invece la dottoressa Roberta Gunelli - che certamente mi ha arricchito dal punto di vista non soltanto professionale, ma anche umano.Le giornate trascorse in sala operatoria ci hanno permesso di entrare nel vivo della loro attività quotidiana ed abbiamo potuto constatare come la loro tecnica chirurgica sia preferibilmente indirizzata alla mininvasività come nella nostra realtà, trovando così rapidamente un facile punto di contatto professionale. Ci hanno mostrato un ottima scuola laparoscopica e sono in procinto di acquisire una strumentazione robotica di loro produzione.La cosa che più mi ha colpita però è stata la serietà e l’impegno nel lavoro che abbiamo trovato in ogni momento in tutte le persone che abbiamo incontrato, ma vorrei sottolineare come serietà ed impegno siano sempre accompagnati da una “leggerezza” e serenità che rendono possibile un lavoro di qualità a ritmi altissimi".

"Capire come possa esserci una contaminazione fra due sistemi così diversi non è facile, ma la presenza di specialisti cinesi che, grazie a questo scambio diventerà quotidianità, servirà a farci entrare nel loro mondo ed a consentirci di creare un vero scambio professionale e culturale - ha proseguito Gunelli -. È stato molto bello questo primo confronto fra le nostre esperienze mediche e la loro perché ci ha fatto capire come possa essere facile instaurare un rapporto di collaborazione, parlando una lingua comune che è quella della medicina e come la medicina stessa possa unire popoli di culture così diverse.E’ molto stimolante poter condividere la loro esperienza di medicina tradizionale con la possibilità di trasferire parte di queste loro competenze nella nostra prassi quotidiana e sarà certamente importante lo scambio che avverrà nei prossimi periodi quando potremo condividere la nostra esperienza di chirurgia robotica per consentire loro di iniziare in maniera più rapida e sicura questo percorso tecnico presso il loro ospedale.”

“E’ doveroso ringraziare le figure forlivesi che hanno pensato di proporre una iniziativa di un valore sia umano che scientifico così alto - ha aggiunto il dottor Carlo Fabbri - aprendo potenziali opportunità per la nostra Azienda Sanitaria sia in termini assistenziali che di ricerca clinica. Avere creato questa connessione con l’ospedale di Lishui e con la Wenzhou Medical University offrirà possibilità di interscambio e di progettualità che coinvolgeranno professionisti e studenti della nostra comunità, ampliando il ventaglio di esperienze e confronto. Ho trovato un buon livello clinico ed organizzativo sia nei percorsi assistenziali che di ricerca. Ovviamente vi sono differenze concrete su molti ambiti e in gastroenterologia è molto sentita la necessità di potenziare i percorsi di screening, in particolare del colon-retto. Ci auguriamo infatti di migliorare anche nella nostra comunità i livelli di adesione".

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