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Cronaca

“Scampia non è come la descrivono”: gli scout raccontano il loro viaggio

Il compito assegnato era andare al centro estivo “Le Vele” e al “Lotto P”, due delle zone più degradate dell’intera cintura napoletana, per prendere i bambini dalle loro abitazioni e portarli a giocare

“Scampia non è come la descrivono i giornali e la televisione”. E’ programmata per venerdì sera, alle 20.30, nella sala polivalente “Don Bosco”, in via Ridolfi, 27, la testimonianza del Gruppo Scout “Forlì 2” della parrocchia dei Cappuccinini, reduce dall’esperienza estiva a Scampia a fianco del Gruppo Scout “Napoli 14”. Il clan forlivese è stato ospitato in una struttura chiamata Centro Hurtado, gestita dai Gesuiti, lo stesso ordine di papa Francesco.

 Il compito assegnato era andare al centro estivo “Le Vele” e al “Lotto P”, due delle zone più degradate dell’intera cintura napoletana, per prendere i bambini dalle loro abitazioni e portarli a giocare alla Villa Comunale. “Scampia – si legge nella pagina italiana di ‘Wikipedia’ - è uno dei quartieri più popolosi della città, nonostante che il numero di residenti vada visto pesantemente al rialzo per via delle occupazioni abusive, non registrate all'anagrafe del Comune di Napoli. Alcune realizzazioni edilizie risalgono all’emergenza post-terremoto: le cosiddette zone 167. A Scampia c'è uno dei tassi di disoccupazione più alti d'Italia, pari al 50, 75% della popolazione attiva”. Altre anticipazioni su quanto verrà raccontato dai giovani Scout: “Bussare alle abitazioni del quartiere e chiedere in carico il minore, anche solo per una mezza giornata, non era semplice”. Le reazioni dei genitori erano disordinate e contrapposte: “O ci rispondevano male rifiutandosi di lasciarci i figli, o al contrario mostravano di non interessarsi minimamente a dove li portavamo”.

Gli “esploratori” forlivesi hanno visto coi propri occhi il degrado in cui vivono gli abitanti delle “Vele”: “Ci è capitato di incontrare spacciatori e tossicodipendenti mentre salivamo le scale o camminavamo tra le strutture traballanti”. Alla Villa Comunale sono state organizzate attività quotidiane coi bambini, incentrate sul tema di Peter Pan. “Non era semplice farli giocare, poiché non rispettavano le regole e spesso correvano senza controllo. Dopo i primi giorni hanno imparato a conoscerci e siamo riusciti a farli divertire. Abbiamo capito che basta poco per fare felici dei bambini che non hanno nulla”. A metà settimana, i giovani Scout dei Cappuccinini hanno portato i piccoli amici napoletani a fare una gita al mare. “Non tutti sono potuti venire, perché abbiamo richiesto un contributo di 2 euro per pagare il pullman, e molte famiglie non potevano permetterselo”.

Durante la permanenza in loco, i forlivesi hanno potuto ascoltare le testimonianze di Davide Cerullo, un ex tossicodipendente, di una maestra in pensione delle scuole elementari di Scampia e del commissario di polizia. Nonostante il degrado toccato con mano, il Gruppo Scout “Forlì 2” è concorde nell’affermare che “Scampia non è come ce l’aspettavamo, come la descrivono i giornali e la televisione. Non s’incontra gente armata per strada, lo spaccio è diminuito dell’80% negli ultimi dieci anni, e la gente ha voglia di cambiare la situazione. Quello che manca è il sostegno dello Stato”. Alla serata-testimonianza dei Cappuccinini parteciperà anche il sindaco di Forlì Roberto Balzani.

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