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Cronaca Bertinoro

"Scatole cinesi" nell'appalto di logistica, 10 lavoratori senza stipendio e magazzino in sgombero

I dieci lavoratori in sciopero ad oltranza dal 14 maggio scorso non ricevono retribuzione dal mese di marzo per questo motivo si sono rivolti alle organizzazioni sindacali

Si sono riuniti venerdì mattina di fronte allo stabilimento di Santa Maria Nuova, nel comune di Bertinoro, i lavoratori della società in appalto di logistica e istallazione grandi elettrodomestici di cui è committente Unieuro. I dieci lavoratori in sciopero ad oltranza dal 14 maggio scorso non ricevono retribuzione dal mese di marzo per questo motivo si sono rivolti alle organizzazioni sindacali. Elenca una nota dei sindacalisti Luigi Montesano (Filt Cgil) e Viola Malandra (Fiom Cgil): “Ciò che è emerso è un quadro di appalti e subappalti che vedono Unieuro quale committente, Amati jr quale appaltatore, Crc Consorzi quale sub appaltatore e MP1 srls  quale affidatario finale del servizio. “Scatole cinesi” dove i lavoratori venivano pagati  da MP1 srls con solo un terzo della busta paga regolare e gli altri due terzi con le voci di rimborso km esente, compenso extra e trasferta Italia”.
 
Sempre la nota dei sindacati: “Dopo l’interessamento nella scorsa settimana del committente Unieuro che ci ha dichiarato di non essere a conoscenza di tale situazione, si è aperto un tavolo di confronto che ha coinvolto anche l’azienda Fast Est a cui Unieuro sarebbe intenzionata ad affidare il servizio. L’interessamento di Unieuro che si è resa disponibile per le vie brevi alla risoluzione della vertenza per la quale porta, da norma di legge, una responsabilità solidale, non si è ancora concretizzato nella stipula di un accordo. Ciò che emerge dall’incontro odierno tra i lavoratori è l’esigenza che si concretizzi nell’immediato una possibile soluzione, sia sul recupero delle spettanze pregresse che rispetto al futuro occupazionale”.

Ad allarmare i sindacati anche il fatto che ci sarebbe un ordine di sgombero del magazzino, senza aver fornito ai lavoratori garanzie scritte rispetto al proprio futuro. Concludono Montesano e Malandra: “Per tali ragioni le categorie assieme alla Camera del Lavoro di Forlì chiedono al Prefetto la convocazione di tutte le parti interessate per il ripristino della piena legalità nell’appalto e per il futuro occupazionale dei lavoratori interessati”.

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