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Cronaca

Scattano le collette in città, ma arriva lo stop: "Non servono alimenti e vestiti"

La raccomandazione è di dare sostegno in denaro e non in beni alimentari o vestiario, di cui non si conoscono ancora le necessità

Crescono la confusione e le notizie contraddittorie sulle collette in corso per la raccolta di beni di prima necessità da destinare alle popolazioni terremotate di Amatrice e dei comuni limitrofi. Infatti, se da una parte si moltiplicano le iniziative, sostenute da associazioni di volontariato  ben radicate sul territorio ed affidabili e dai quartieri della città (aperte due raccolte di beni di prima necessità nel quartiere Romiti e in quello di Villafranca nella città di Forlì), dall'altra arrivano sempre di più appelli, da parte dei vertici della Protezione Civile, di non avviare raccolte autonome e scoordinate, ma di aiutare attraverso i canali ufficiali: sms e conti correnti di istituzioni e protezione civili.

La raccomandazione è pervenuta anche dal Comune di Forlì, che spiega di dare sostegno in denaro e non in beni, di cui non si conoscono ancora le necessità. Sulla questione interviene il presidente della Croce Rossa Italiana di Forlì, Davide Gudenzi: "Ringrazio volontari, amici e cittadini che fin da subito hanno manifestato la voglia di contribuire a questa emergenza chiedendo dove inviare generi di prima necessità. La Croce Rossa Italiana ha invitato mercoledì i Comitati a non organizzare iniziative proprie che potrebbero essere non di aiuto anzi (consideriamo che occorre individuare anche le zone dove stoccare il materiale che inviamo, fare il censimento, capire cosa serve ecc)". Viene evidenziato da Gudenzi che "la support unit dell'emergenza è in contatto con la SON e queste due entità sono le uniche a sapere cosa serve e cosa c'è disponibile. Giovedì si stanno già trattando i grossi brand concordando le forniture di quello che è stato individuato come un bisogno a cui rispondere. Se ai Comitati non arriva una nota con richiesta di raccolta materiali, nessuna raccolta di materiali è autorizzata per l'emergenza che, essendo nazionale, è coordinata solo dal nazionale.  Per ora una piccola donazione di denaro è meglio di uno scatolone di viveri generici. Vi terremo in continuo aggiornamento". Il presidente della Croce Rossa Italaina rinnova anche a nome del consiglio direttivo "sinceri ringraziamenti per la solidarietà che dimostrate".

Fissa le priorità dei soccorsi anche il deputato Marco di Maio, nella sua pagina Facebook: “Tantissime persone mi stanno contattando per sapere come dare una mano alle popolazioni colpite dal terremoto. Chi per raccogliere materiale, chi per andare direttamente sul posto, chi perché vuole finanziare singoli progetti di ricostruzione. Questo è molto bello, ma se non si seguono le indicazioni di chi sta lavorando sul campo si rischia di fare un lavoro inutile e disperdere energie. Cerchiamo di fare ordine: 1) Inviare denaro. In che modo? Inviando un sms al 45500 si donano automaticamente 2 euro che finiranno alla Protezione civile.  Si possono fare bonifici sui conti correnti istituzionali appositamente dedicati; 2) Ora non servono materiali. La protezione civile ha chiaramente dichiarato che in questo momento non c'è bisogno di derrate alimentari, generi di prima necessità o altri materiali. Raccoglierli senza avere un canale che li gestisce rischia di essere inutile. Ciò non toglie che qualcosa possa servire nei prossimi giorni, dunque non riponete nel cassetto la vostra generosità. 3) Solo personale specializzato: ma in questa fase serve solo personale specializzato e già formato per intervenire in scenari come quelli del terremoto. Per questo motivo stanno partendo persone selezionate da ogni parte d'Italia (27 solo dal nostro territorio, sono migliaia da tutto il Paese) evitando ogni improvvisazione, che sarebbe solo di intralcio. Singoli cittadini o persone non formate non devono recarsi nelle zone del sisma. 4) Per i progetti specifici serve tempo. Chi vuole finanziare specifici progetti di ricostruzioni di ospedali, edifici storici, scuole o altre strutture, deve aspettare che vengano aperti gli appositi conti correnti delle singole amministrazioni comunali (che ora sono totalmente impegnate a gestire l'emergenza)”.

LA GENEROSITA' DELLO SPORT - OneTime ha deciso di devolvere alle popolazioni terremotate del Centro Italia, lo 0,50% dell'intera quota annuale che ciascun atleta verserà per la stagione sportiva 2016-2017. (Qui l'articolo dettagliato).

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