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Cronaca Centro Storico / Piazza Aurelio Saffi, 8

Sindacati e studenti in corteo in Piazza Saffi: è il venerdì dello sciopero generale

Alle 11.30 si è svolto il comizio in piazza Saffi, angolo San Mercuriale, con l'intervento dei segretari generali di Cgil Forlì, Paride Amanti, e Uil Forlì, Luigi Foschi e Stefania Crogi, segretario nazionale Flai Cgil

E' stato il venerdì dello sciopero generale, proclamato da Cgil e Uil per protestare contro la legge di Stabilità e il Jobs act. A Forlì si è svolto un corteo in centro storico: l'appuntamento è stato alle 9, per il concentramento in piazzale della Vittoria, angolo viale Della Libertà. Alle 11.30 si è svolto il comizio in piazza Saffi, angolo San Mercuriale, con l'intervento dei segretari generali di Cgil Forlì, Paride Amanti, e Uil Forlì, Luigi Foschi e Stefania Crogi, segretario nazionale Flai Cgil. Lo sciopero ha riguardato tutti i settori, dalla scuola ai trasporti, dalla sanità agli uffici pubblici, prevedendo l’astensione per tutta la giornata lavorativa.

Sciopero del 12 dicembre, il corteo in Piazza

"L’adesione allo sciopero è stata altissima", spiegano i sindacati, che hanno diffuso i dati di alcune aziende: Electrolux 70%, Bonfiglioli 90%, Gruppo Ferretti 95%, Celli 95%, Querzoli 90%, Arte Muraria 90%, Cevico 90%, Softer 90%, Cia Conad 85%, Coop Primo Taddei 80%, Centrale Adriatica 75%, Assicoop 90%, Pollo del Campo 90%, Telecom 50%, Eliopoli 100%. "Buona adesione anche nei settori della scuola e del pubblico impiego", aggiungono. Per Cgil e Uil è stata "una delle più grandi e pacifiche  manifestazioni del territorio forlivese dagli anni ’90 in poi". Dai sindacati anche "un ringraziamento particolare agli studenti delle scuole medie superiori e dell’università presenti in forma massiccia. L’alta adesione allo sciopero in tante realtà produttive e la partecipazione straordinaria dimostra che il Paese non ne può più delle politiche di questa Europa e di questo Governo, dell’iniquità della legge di stabilità e dell’ingiustizia sociale che questa produce".

LE RAGIONI DELLO SCIOPERO - Lo sciopero di Cgil e Uil arriva per gli ultimi provvedimenti del Governo. Spiega una nota della Cgil e della Uil: “I dati sulla disoccupazione resi noti dall’Istat in questi giorni ci consegnano la cruda verità: si tratta del dato peggiore nella storia di sempre, e sappiamo che considerando gli scoraggiati, superiamo i 6 milioni e mezzo di persone oggi prive di una prospettiva di lavoro. Il Governo, con il Jobs Act, ha scelto di assecondare le pretese degli imprenditori, distruggere il sistema dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori, e mandare all’Europa un messaggio sul terreno sbagliato: lo scambio tra le cosiddette “riforme strutturali”, per ottenere briciole sul terreno degli investimenti e della flessibilità finanziaria, facendone pagare il prezzo ai soggetti più deboli”.

Ed ancora: “La Legge di stabilità continua su una strada sbagliata che non ha prodotto risultati: nessun contrasto alla crisi, nessun sostegno all’economia reale, nulla sul piano di investimenti  capaci di realizzare una vera ripresa del nostro sistema produttivo. Con la proclamazione dello sciopero generale, i sindacati Cgil e Uil hanno deciso di mandare un segnale estremamente forte, per interrompere una spirale distruttiva che non creerà lavoro, aggraverà la recessione economica e  peggiorerà le condizioni delle persone in campo sociale e sui diritti”.

Mentre per quanto riguarda il Governo, “siamo giunti a questa decisione perché ogni tentativo di avviare un confronto con il Governo è fallito. Non ha accettato di discutere i contenuti del cosiddetto Jobs Act, imponendo una legge delega che riduce le tutele sul lavoro, ma non il precariato. Non ha accettato di  “cambiare verso” alla politica economica, con una legge di stabilità che distribuisce risorse a pioggia alle imprese e tagli lineari ai servizi pubblici. Non ha accettato di discutere la riforma della pubblica amministrazione, né di sbloccare i contratti del settore.  Non ha accettato la proposta più efficace e rapida per dare lavoro ai giovani: cambiare la Legge Fornero sulle pensioni”.

UGL - "Nelle piazze come nel luoghi di lavoro difendiamo i diritti principali di occupati, disoccupati e fasce deboli della societa' che questo governo mette a rischio con provvedimenti concertati con chi fino ad oggi non ha ceduto un briciolo dei propri privilegi. E la manifestazione è solo un episodio di una battaglia che continueremo a combattere, ha dichiarato Emanuela Del Piccolo, segretaria provinciale Utl Ugl). Al corteo anche Gerardo Fasulo (Ugl Metalmeccanici) , Filippo Lo Giudice (Ugl sicurezza civile), e Andrea Costantini (Ugl giovani), che hanno tenuto comizi volanti nel corso del corteo mentre l'imponente fila di lavoratori confluiva dal Ronco, da viale della Stazione e da piazzale della Vittoria nelle vie del centro per sfociare, infine, in piazzale della Vittoria. Ha guidato le Rsr dell'Electrolux Francesco Stavale.

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