Sciopero generale di 8 ore indetto dalla Cgil per martedì
Contro una manovra "iniqua, ingiusta, sbagliata e ideologica", martedì 6 settembre la Cgil scende in campo anche a Forlì, con lo sciopero generale di tutta la giornata e la manifestazione
Contro una manovra “iniqua, ingiusta, sbagliata e ideologica”, martedì 6 settembre la Cgil scende in campo anche a Forlì, con lo sciopero generale di tutta la giornata e la manifestazione. “L'adesione sta crescendo di giorno in giorno, invitiamo Cisl e Uil a ritornare dalla parte dei lavoratori, perchè è in discussione la loro dignità”, afferma il segretario della Cgil Forlì, Enzo Santolini. Il corteo parte alle 9.30 da piazzale Della Vittoria, per poi snodarsi lungo le strade del centro.
Alle 11 circa, in piazza Ordelaffi, di fronte al palazzo della Prefettura, simbolo territoriale del governo, il comizio tenuto dal segretario regionale Cesare Melloni, con un saluto di Santolini. “Una manovra iniqua – spiega il segretario forlivese - perchè pagano sempre i soliti, ovvero chi meno ha. Mettendosi nei panni di un lavoratore, dopo la manovra va in pensione più tardi, con una cifra che non manterrà il potere di acquisto, avrà un contratto nazionale di lavoro che non permette di coprire il costo della vita, bloccato per 3 o 6 anni, si vedrà soppresse le festività civili, avrà la liquidazione dopo 2 anni dalla fine del lavoro, avrà la 13esima in 3 rate l'anno successivo, può essere licenziato sempre, avrà meno servizi pubblici, o li avrà pagando, oppure per niente, pagherà di più la sanità e anche più tasse”.
La proposta della Cgil prevede un piano strutturale di lotta all'evasione fiscale attraverso la tracciabilità ed il ruolo degli enti locali. Un'imposta straordinaria sui grandi immobili il cui valore patrimoniale, al netto dei mutui, superi la soglia degli 800 mila euro, con un gettito massimo stimato di circa 12 miliardi di euro. L'introduzione di un’imposta ordinaria sulle grandi ricchezze pagata solo sulla quota che eccede gli 800 mila euro (gettito potenziale di circa 15 miliardi ogni anno). Una sovrattassa straordinaria sui capitali già sanati con lo scudo fiscale ma non rientrati dall’estero, con la quale, secondo la Cgil, si potrebbe determinare un contributo di 9 miliardi di euro. Rimodulare la tassa di successione, modificandone i criteri attualmente in vigore per un gettito di circa 2 miliardi di euro l’anno. Una corretta riduzione dei costi della politica che produrrebbe un risparmio di spesa immediato fino a 8,5 miliardi di euro. Aderisce allo sciopero anche Federconsumatori Forlì-Cesena.