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Cronaca

Scontri al Mercatino, Di Maio: "Sbagliato lasciare spazio". Molea: "Ricordi di anni di piombo"

Sugli scontri che si sono consumati venerdì pomeriggio in piazzetta della Misura, proprio in mezzo al tradizionale mercatino natalizio, piovono le prime reazioni politiche

Sugli scontri che si sono consumati venerdì pomeriggio in piazzetta della Misura, proprio in mezzo al tradizionale mercatino natalizio, piovono le prime reazioni politiche. Marco Di Maio, deputato forlivese dem, chiede di "unire le forze per rafforzare valori e storia della nostra Costituzione". "Episodi di intolleranza, prevaricazione e violenza anche a Forlì, in piazzetta della Misura in pieno centro in un pomeriggio di festa per la città. Sbagliato sottovalutare questi episodi, sbagliato lasciare spazio a chi non accetta le differenze". Lo afferma il deputato Marco Di Maio dopo i tafferugli di venerdì pomeriggio in piazzetta della Misura a Forlì, esprimendo "solidarietà al giovane sindacalista Gianni Cotugno e al poliziotto colpito dai manifestanti di Forza Nuova". "Chi ha a cuore i valori e la storia della nostra Costituzione unisca le forze per riaffermare la centralità dei principi cardine di una convivenza civile e democratica - afferma ancora il deputato -. Abbiamo immediatamente segnalato il caso anche al ministro dell'Interno affinché si tenga alta l'attenzione su questi fenomeni anche nel nostro territorio". 

MOLEA - "Clima teso che ci riporta agli anni di Piombo e alla teoria della tensione: i disordini di piazzetta della Misura non vanno sottovalutati, semmai affrontati e risolti senza indugio": così il deputato forlivese Bruno Molea, vice capogruppo alla Camera di Civici e Innovatori, commenta quanto avvenuto venerdì pomeriggio in pieno centro a Forlì. "Le tensioni tra gruppi di fede politica diversa, i confronti esacerbati che sfociano in scontri e violenza, il tutto pur alla presenza di una rappresentanza sindacale in un giorno di festa, mi riportano indietro nel tempo con amarezza - commenta Molea -. Per questo, nel timore che l’escalation di violenza ci riporti alla teoria della tensione e agli anni di piombo, questi episodi non possono essere considerati secondari o di poco conto. Semmai va indagato a fondo l’origine dello scontro, fermato sul nascere il focolaio di odio e respinto con forza ogni tentativo di prevaricazione da ogni parte venga. Oggi il nostro Paese non ha bisogno di questo, ma di dialogo costruttivo e mediatore, se si vuole davvero tornare a crescere e non si vogliono fare passi indietro nel percorso di democrazia".

PAGLIA -  Quanto accaduto, afferma Giovanni Paglia, deputato ravennate di Sinistra Italiana, "non lasciano spazio a dubbi casomai ce ne fossero: Forza Nuova e tutti i gruppi neofascisti vanno sciolti. Il ministro Orlando dia seguito alle parole dei giorni scorsi. Intanto esprimo la massima solidarietà mia e di Sinistra italiana al segretario della Fiom-Cgil Cotugno, oggetto di una bastonata, e a tutti gli antifascisti forlivesi. Presenterò immediatamente un'interrogazione al ministro Minniti per sapere come sia possibile che fascisti armati scorrazzino impunemente per le nostre città, occorre respingere con forza episodi e forze politiche del genere da parte di tutte le istituzioni e le forze democratiche".

VIDEO 1 - Militanti di Forza Nuova brandiscono i bastoni: le immagini
VIDEO 2 - Parla Gianni Cotugno: "Sono stato colpito con un bastone"
VIDEO 3 - La polizia in tenuta anti-sommossa si frappone tra le fazioni

VIDEO 4 - Un quarto d'ora prima l'accensione di Natale i bimbi che cantano

ARTICOLO 1 -  Articolo Uno - MDP Forlì "esprime tutto lo sdegno e la condanna più forti di fronte al vile attacco. Rimarchiamo ora e sempre che l'antifascismo è il valore fondante della nostra Costituzione e come sia inconcepibile che a 70 anni dalla sconfitta del fascismo possano ritornare rigurgiti xenofobi, omofobi e neofascisti. La risposta che da ogni democratico antifascista deve esserci con fermezza è quella dettata dalla XII disposizione della Carta Costituzionale: è vietata sotto qualsiasi forma e manifestazione la riorganizzazione del disciolto partito fascista.

"Le forze politiche e le organizzazioni che di fatto si richiamano all'ideologia fascista non hanno diritto di manifestare nelle libere piazze del nostro paese democratico e vanno messe al bando in nome della tutela della democrazia, della libertà e della tolleranza - prosegue la nota -. Le Istituzioni, le Autorità preposte, ai vari livelli, siano impegnate da subito ad impedire che quanto di così grave ed intollerabile si è verificato anche a Forlì non abbia più a ripetersi mettendo in campo tutta la prevenzione, i controlli ed i provvedimenti necessari. Articolo 1 chiama tutti i democratici e amanti delle libertà a mobilitarsi e si impegna a presentare proposte volte a dare supporto ai provvedimenti in ogni sede istituzionale".

ANCARANI (SEGRETARIO PD) - Scrive su Facebook il segretario territoriale Pd Valentina Ancarani: "Di fronte alla violenza e ai bastoni dei militanti di Forza Nuova, reagire è un obbligo che tutti coloro che hanno a cuore pace e democrazia devono sentire proprio. Noi lo faremo pacificamente, domani alle 11.00 davanti al Palazzo della Prefettura, diciamo NO al Fascismo e ad ogni intolleranza. 

AVOLIO (GRUPPO MISTO) - Anche Daniele Avolio, Consigliere Comunale per il Gruppo Misto, condanna l'episodio: "Condanno con forza l’episodio di violenza che oggi ha visto intaccare la serenità della Festa dell’Immacolata nella nostro Centro Storico,  in Piazzetta della Misura, ad opera di una frangia squadrista di Estrema Destra. L’attacco dissennato perpretato ai danni di un gruppo di giovani che manifestavano pacificamente contro un banchetto non autorizzato di Forza Nuova, è stato portato a termine nelle vicinanze dei Mercatini di Natale, frequentati a quell’ora da famiglie e bambini. Come Consigliere Comunale ringrazio le Forze dell’Ordine prontamente intervenute che hanno ristabilito e garantito la sicurezza e l’ordine del pomeriggio festivo. Nel 2017 non sono più tollerabili questi atteggiamenti che traslano la libertà di opinione alle violenze degli anni 70".

Poi lo stesso Avolio in un successivo comunicato di sabato mattina: "Usiamo lo stesso peso nel valutare i fatti di ieri a Forlì. Nella serata di ieri ho prontamente denunciato il comportamento illegittimo messo in atto da squadristi di estrema destra nel Centro Storico di Forlì. Oggi, a mente fredda e raccolte le opportune informazioni, sono doverose alcune riflessioni, fermo restando che la violenza va bandita e denunciata, da qualsiasi schieramento provenga. I militanti di Forza Nuova stavano facendo una raccolta firme (n.d.r. Sembra che il banchetto non fosse autorizzato a dichiarazione in altro post del Sindaco di Forlì). A questo punto una trentina di militanti di estrema sinistra avrebbero circondato, a doverosa distanza, di spalle il banchetto di Forza Nuova per impedire che i cittadini accedessero al banchetto per informarsi sulla raccolta firme. A casa mia questa può configurarsi come “violenza passiva” e pertanto da condannare. Ma questi attivisti della FIOM cosa facevano proprio difronte ad un banchetto di Forza Nuova? Perché , con tanto spazio che c’è nel Centro Storico sono andati a manifestare (senza autorizzazione) proprio in un punto ove avrebbero sicuramente creato un problema di ordine pubblico?  Eran forse andati lì con lo scopo di istigare anche solo con una presenza ingombrante una bagarre che sarebbe poi sfociata in una rissa? C’è stata una regia dietro la loro radunata sediziosa? Questi signori sono a conoscenza che anche loro per poter manifestare “liberamente “ se sono in numero superiore a 10 persone devono chiedere una apposita autorizzazione al Questore? Questi Signori lo sanno che il loro assembramento se non autorizzato è considerato dal codice penale “Radunata sediziosa”? Questo è quanto. E la Questura dovrebbe approfondire ambedue i comportamenti che sono indissolubilmente legati tra loro. Questa  strumentalizzazione dei fatti da parte della sinistra è fuori luogo.  A pensare male non si fa mai peccato, recita un vecchio detto popolare. Pertanto verrebbe da pensare che la Sinistra Forlivese stia cavalcando questi fatti gravi in maniera strumentale. Gravi però  da ambedue le posizioni (il fallo di reazione va condannato come l’istituzione al fallo). Il fine sarebbe quello di trasmettere un messaggio che creerebbe i presupposti per riportare in città un clima della tensione, che indurrebbe i cittadini a credere che la Destra voglia instaurare un nuovo periodo di violenza. Se avessero onestà intellettuale , i Politici Forlivesi , soprattutto di Sinistra, perché guarda caso ad oggi solo loro hanno proferito sentenze senza conoscere i fatti, condannerebbero ambedue i comportamenti che alla luce dei fatti sono in antitesi ma ugualmente gravi". 
 

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