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Cronaca Forlimpopoli

I maestri di musica "in concerto" per il Primo Maggio

In uno speciale appuntamento in diretta sui social gli insegnanti della Scuola di Musica Popolare interpreteranno "Bella Ciao"

Il Primo Maggio 2020 la Scuola di Musica Popolare di Forlimpopoli, alle ore 15, pubblicherà in diretta sulle proprie piattaforme social un video realizzato da diciannove dei propri insegnanti. Titolo del video sarà 5’41” Il Suono di Forlimpopoli e sarà una versione molto “popolare” di Bella Ciao. Al termine del video avrà luogo una diretta che coinvolgerà gli ideatori ed i realizzatori del video che narreranno delle modalità della sua realizzazione.

La Scuola hanno scelto di eseguire "Bella Ciao" perché si tratta di un canto di lotta e di speranza, insegnata ai bambini in molti paesi esteri. "Bella Ciao” è divenuto quindi un canto internazionale e internazionalista, trasversale, e, in quanto tale, rappresentativo della natura stessa della Scuola di Musica Popolare di Forlimpopoli dove, da sempre, si studiano repertori e strumenti provenienti dalla tradizione dei cinque continenti. Proprio con questi strumenti è stata eseguita da diciannove fra gli insegnanti della Scuola, in puro stile Forlimpopolese con voci, didjeridoo, percussioni, conchiglie, arpe, cornamuse, violini e tanto altro, in un insieme strumentale che in pochi altri luoghi al mondo al di fuori di Forlimpopoli è possibile assemblare con l’unico limite della disponibilità di rete che ha reso impossibile a qualcuno partecipare. Abbiamo creato così una “Bella Ciao” che incarna perfettamente il suono della SMP, quello che da quasi trentacinque anni rivendichiamo orgogliosamente come il Suono di Forlimpopoli".

Gli organizzatori spiegano anche la scelta di interpretare questa canzone proprio il Primo Maggio: "In questo momento in cui tante categorie hanno problemi di reddito derivati dalla crisi del Covid-19, i primi ad aver smesso di lavorare e gli ultimi che riprenderanno saranno proprio i musicisti ed i lavoratori dello spettacolo. Fra le tante categorie in difficoltà i lavoratori dello spettacolo pagano e pagheranno il prezzo più alto. L’uscita del primo Maggio, festa dei Lavoratori, è un omaggio a loro ed al loro mondo, lavoratori fra i lavoratori, che, in tempi normali, lavorano quando gli altri fanno festa ed oggi non possono né lavorare né guadagnarsi da vivere, né nei giorni di festa, né in quelli feriali e non lo potranno fare per ancora molto tempo. - e concludono - E’ un invito a resistere, un messaggio di solidarietà, un grido di aiuto nella speranza che vengano, per loro come per tutti, presto, tempi migliori".

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