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Cronaca

Scuola: vanno per la maggiore i licei, ma calano le immatricolazioni all'Università

La Camera di Commercio di Forlì-Cesena continua l'attività di raccolta di dati statistici rilevando, in particolare, le informazioni relative alle scuole superiori e all'Università nella provincia

La Camera di Commercio di Forlì-Cesena continua l’attività di raccolta di dati statistici rilevando, in particolare, le informazioni relative alle scuole superiori e all’Università nella provincia. Quanto viene elaborato confluirà nel Quaderno di Statistica dedicato all’istruzione, di prossima pubblicazione sul sito camerale. Il quadro che si ricava mostra come negli anni siano intervenute modifiche nelle scelte dei ragazzi che hanno privilegiato licei e istituti magistrali rispetto a istituti tecnici e professionali; si evidenzia, inoltre, un calo delle immatricolazioni universitarie, rispetto a una decina di anni fa.

“La Camera di Commercio di Forlì-Cesena riserva da anni e in modo sistematico una particolare attenzione al percorso istruzione e lavoro – dichiara Alberto Zambianchi, presidente della Camera di Commercio di Forlì-Cesena - e in questo senso raccoglie ed elabora dati oltremodo interessanti non solo sul mercato del lavoro e sui fabbisogni professionali delle imprese, ma anche sulle dinamiche dell’istruzione e della formazione. Tale patrimonio informativo, reso disponibile, rappresenta certamente un valore aggiunto per tutti gli attori del territorio e, in particolare, per il sistema imprenditoriale e quello formativo. Aggiungo che vanno sviluppate e moltiplicate tutte le forme di orientamento scolastico e professionale, perché i giovani e le famiglie possano operare in modo sempre più meditato e documentato le scelte che condizioneranno il futuro dei ragazzi in termini culturali, professionali e lavorativi”.


ESAMI DI MATURITA' - Secondo le elaborazioni curate dalla Camera di Commercio, di Forlì-Cesena, sui dati puntualmente forniti dall’Ufficio Scolastico Provinciale, al termine dell’anno scolastico 2013/2014, gli studenti che hanno conseguito il diploma di maturità sono stati 2.734, di cui il 52,2% femmine. 25 sono stati i maturi privatisti, mentre 12 studenti non hanno superato l’esame (lo scorso anno furono 16), numerosità prevalentemente concentrata negli istituti tecnici. L’anno scolastico appena concluso ha fatto registrare una sostanziale stabilità del numero dei maturi (-0,7%), mentre in un’ottica di lungo periodo (1997-2014) si riscontra una flessione del 4,5%.

L’analisi della composizione percentuale dei maturi dall’anno scolastico 1996/97 ad oggi mostra come si siano modificati gli orientamenti dell’educazione secondaria superiore negli ultimi 17 anni in provincia. La serie storica riporta un deciso aumento dell’incidenza dei maturi nei licei e negli istituti magistrali (dal 20,1% dell’anno scolastico 1996/97 al 37,1% del 2014), una flessione degli istituti tecnici (dal 49,7% al 39,9%) e un rilevante ridimensionamento per gli istituti professionali comprensivi dell’istituto d’arte (dal 30,2% al 23,0%). I licei (classico, scientifico e linguistico) con i loro differenti orientamenti (comprensivi anche degli ex istituti magistrali) coprono circa il 40% dei maturi della provincia dell’anno scolastico 2013/2014. Il 18,7% dei maturi dell’anno scolastico appena concluso proviene dal liceo scientifico tradizionale che rimane l’indirizzo di studi maggiormente frequentato; seguono poi i ragionieri (13,5% del totale), i periti industriali (9,4%), i professionisti dei servizi sociali (6,2%) e i geometri (4,8%).

Con riferimento ai diplomi professionali, ivi compreso l’istituto d’arte, l’indirizzo con il maggiore numero di maturi risulta quello relativo ai servizi sociali (pari al 26,8% del totale dei diplomi professionali). Seguono gli indirizzi “servizi turistici e ristorazione” (16,8%), “tecnico informatico” (14,8%) e “meccanico” (7,6%). Fra i diplomi tecnici, il più significativo per numero di maturi è quello di “perito aziendale” (14,7% del totale dei tecnici), seguito da quello di geometri (12,0%) e da “tecnico commerciale indirizzo giuridico economico-aziendale” (11,4%) e da “tecnico aeronautico” (8,3%) che rappresenta una specificità formativa del nostro territorio.

Infine, nell’ambito formativo liceale, prevalente risulta, per numero di maturi, l’indirizzo scientifico tradizionale con il 50,4% del totale dei diplomi conseguiti in tale area. Seguono il liceo di scienze sociali e psico-pedagogiche (19,8%), il liceo linguistico (11,6%) e Il liceo classico tradizionale (10,4%).

UNIVERSITA' - In relazione al percorso di studi universitari, gli ultimi dati del MIUR (Ministero Università e Ricerca) per l’a.a. 2013/2014 evidenziano 8.139 residenti in provincia di Forlì-Cesena iscritti all’Università, di cui 7.009 all’Ateneo bolognese (il 9,1% del totale degli iscritti all’Università di Bologna e l’86,1% del totale dei residenti iscritti alle Università italiane).

Le sedi universitarie della provincia (Campus di Forlì e Campus di Cesena) si compongono di 10.305 studenti iscritti di cui il 93,7% di nazionalità italiana, il 53,8% di sesso femminile e il 23,8% direttamente provenienti dalla provincia di Forlì-Cesena. Gli studenti stranieri, pari al 6,3% del totale iscritti, sono principalmente di cittadinanza albanese (14,6% del totale degli studenti non italiani), cinese (14,3%) e rumena (11,0%).

Nell’a.a. 2013/2014 presso nelle sedi universitarie della provincia di Forlì-Cesena vi sono state 1.940 immatricolazioni +2,7% rispetto all’a.a. precedente (intero Ateneo bolognese +2,9%, sistema universitario italiano -1,2%) e -14,3% rispetto all’a.a. 2003/2004 (intero Ateneo -23,3%, sistema universitario italiano -21,3%). Il 53,2% dei nuovi immatricolati nelle sedi della provincia è di sesso femminile; il 92,3% ha cittadinanza italiana, mentre i corsi maggiormente gettonati sono stati quelli di Scienze internazionali e diplomatiche (21,5% del totale immatricolati), Economia e Commercio (14,1%), Psicologia (10,2%).

Sempre con riferimento all’a.a. 2013/2014 le immatricolazioni da parte di studenti residenti in provincia, verso tutte le università italiane, sono state 1.543 (di cui l’86,8% presso l’Ateneo bolognese), in crescita del +4,8% rispetto all’a.a. precedente ma in flessione dell’8,8% nel medio periodo (a.a. 2003/2004).

I laureati nelle sedi universitarie della provincia di Forlì-Cesena nell’anno accademico 2012/2013 sono stati 2.583 (+1,5% rispetto all’a.a. 2011/2012 e +74,9% rispetto all’a.a. 2003/2004) di cui il 63,1% di sesso femminile. I corsi maggiormente interessati sono stati quelli afferenti alle Scuole (già Facoltà) di Scienze Politiche (28,1% del totale dei laureati), Economia (20,1%) e Psicologia (17,2%).

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