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Cronaca

Sedicenne "smanettone" traccia il ladro e lo fa tallonare stretto dalla polizia

Un ragazzino di appena 16 anni acquisisce informazioni in tempo reale e guida la pattuglia della Polizia da una parte all'altra della città

Un ragazzino di appena 16 anni, ma già grande esperto di tecnologia, che battendo velocemente le dita sulla tastiera di un computer e sfruttando le potenzialità di un'app, acquisisce informazioni in tempo reale e guida la pattuglia della Polizia da una parte all'altra della città in cerca del ladro e della refurtiva. Potrebbe essere la scena di un film, uno di quelli dedicati a geni dell'informatica, un po' 'nerd' ma indubbiamente dei bravi con un notebook davanti. La situazione si è verificata realmente, a Forlì, in occasione del furto di martedì scorso ai danni di un imprenditore in viale Bologna.

L'uomo, che aveva parcheggiato nell'area di sosta dell'Eurospin, si è ritrovato la gomma forata e mentre era indaffarato al cambiarla, è stato derubato del borsello, lasciato sul sedile della macchina aperta, dal momento che c'era lui all'esterno. Quella della gomma forata è una tecnica criminale inconsueta per la nostra provincia. Nel borsello c'erano 2.050 euro in contanti, effetti personali ed anche uno smartphone di ultima generazione col sistema di geolocalizzazione. E proprio grazie a quest'ultimo che gli investigatori sono riusciti a tallonare il ladro per un un certo periodo, seguendolo in particolare fino ad una delle due banche in cui ha effettuato due prelievi per 390 euro con la carta bancomat rubata.

Il ladro non ha fatto i conti però con il figlio del derubato, appena 16enne, che ha “agganciato” in tempo reale il segnale gps del telefono rubato, sguinzagliando la polizia alle sue calcagna. Esistono infatti apposite applicazioni che, tramite un account condiviso sui vari dispositivi, permettono tramite il segnale Gps di localizzare i propri smartphone, notebook o tablet. Lo racconta con orgoglio il derubato e padre del giovane: “Il segnale del mio telefono fermo è stato individuato all'angolo tra via Monari e viale Roma, e assieme alla polizia ci siamo recati sul posto, ma senza esito. Ma chi mi ha derubato di sicuro poco prima era entrato in una banca situata in quel posto ed ha fatto un prelievo di 250 euro e poi si e recato in piazza a fare un altro prelievo. Intanto mio figlio da casa ha continuato a monitorare il tragitto del telefonino conducendo la polizia nel posto dove poi è stato ritrovato. Qui sono stati trovati elementi utili alle indagini. Mio figlio ha mappato il percorso esatto del ladro fino alla tappa finale. In tutto questo vanno dato i meriti alla polizia di Forlì, ma un grandissimo aiuto al buon esito lo si deve a mio figlio Samuel che opera  nel settore informatico. Da casa con il suo notebook è riuscito ad individuare anche il modello del router dove ad un certo punto era allacciato alla rete WiFi il telefono, continuamente in contatto con le forze dell'ordine”.

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