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Cronaca

"Coca" in cambio di sesso, seconda puntata: la Polizia arresta il "pizza express" della droga

E' di due arresti il bilancio di un'operazione antidroga svolta dalla Squadra Mobile di Forlì a Ca'Ossi

Dopo l’arresto del “pensionato” che ospitava le giovani ventenni, la sezione Antidroga della Squadra Mobile di Forlì, coordinata dal sostituto commissario Giovanni Neri, ha proseguito nelle indagini, pedinando le ospiti del "brizzolato forlivese". L'attività ha portato all'individuazione di un pusher di origine rumena che dispensava cocaina e si faceva chiamare “Filippo”. Quest’ultimo, un 43enne residente a San Martino in Strada, si incontrava con le giovani in prossimità di alcuni esercizi pubblici per la cessione delle dosi di stupefacente.

Il primo arresto

I detective hanno notato che sovente il 43enne entrava nel cortile di un'abitazione in zona Ca'Ossi, per poi uscirne dopo circa mezz’ora e mettersi al volante di un'utilitaria nera con in mano cartoni di pizza. Solo che la pizza poi non la portava a casa, ma si fermava in alcuni bar incontrando diversi soggetti noti alle forze dell'ordine per essere assuntori di stupefacente. La vigilia di Ferragosto è scattato il blitz, quando il romeno è stato notato entrare nell'abitazione ed uscirne con un cartone di pizza.

Una volta giunto nei pressi di un bar della zona, il romeno è stato fermato: nel cartone vi erano due guanti monouso di colore azzurro chiusi con stringa verde metallica contenti 4 involucri contenenti ciascuno 5 grammi di cocaina. La successiva perquisizione domiciliare ha permesso di rinvenire 645 euro, ritenuti provento dell'illecita attività e per questo motivo posti sotto sequestro.

Il blitz nella casa sospetta e il secondo arresto

Parallelamente altri investigatori hanno tenuto monitorato la casa sospetta: con un artificio sono riusciti a farsi aprire la porta in ferro dell’abitazione alla madre del "pizzaiolo", un 53enne disoccupato da circa due anni, già noto alle forze dell'ordine In quel momento in casa vi era una giovane poco più che trentenne, la quale ha riferito di esser in quel posto dal giorno prima per consumare cocaina in cambio di rapporti sessuali con il padrone di casa nonché fornitore gratuito della droga.

Tale “baratto” sarebbe in corso da circa un anno con intensificazione nell’ultimo mese. La perquisizione ha permesso di sequestrare circa 70 grammi di cocaina suddivisi in diversi involucri, 70 grammi di hashish, sostanza da taglio, materiale per il confezionameno (un bilancino, sacchetti di nylon, stringa verde e guanti azzurri) e circa 2mila euro, parte nel portafoglio del 53enne e parte nascosta in un cassetto del mobile del salotto insieme all’hashish. 

Le accuse

Il rumeno ha negato l’acquisto dal fornitore forlivese, riferendo ai poliziotti di essersi rifornito a Rimini da un connazionale che avrebbe incontrato alle 19 all’interno di un negozio di una nota catena di ristoranti. Il romeno è stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio, mentre il 53enne per detenzione e spaccio di cocaina, nonché agevolazione all’uso di stupefacenti. Il giudice per le indagini preliminari Lisenda (pubblico ministero Lucia Spirito) ha convalidato l’arresto e disposto la misura cautelare dell’obbligo di dimora in Forlì in attesa del processo. 

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