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Cronaca

Tutti i riti della Settimana Santa. E sabato sei adulti riceveranno il battesimo

Il giorno di Giovedì Santo, in cui si ricorda l'istituzione dell'Eucaristia e del sacerdozio, è caratterizzato dalla Cena Ebraica e dalla Messa Crismale

VENERDI' SANTO E VIA CRUCIS - Il giorno di Venerdì Santo è invece dedicato alla rievocazione della passione e morte del Signore. In Duomo, la prima parte del rituale è in programma alle 18.30 e sarà presieduta sempre dal vescovo, che poi guiderà anche la consueta Via Crucis nel cuore dell’urbe, con esordio alle 20 dalla chiesa di Ravaldino, in corso Diaz e conclusione in Cattedrale. Promossa dal Vicariato “Forlì Centro Storico”, la processione percorrerà un tracciato mai battuto in passato: raggiunta la casa di riposo “Pietro Zangheri”, in via Andrelini, il corteo orante proseguirà per l’ex chiesa di San Giacomo in San Domenico, restituita ai forlivesi il 30 maggio 2015, dopo anni di restauri, come contenitore di iniziative artistico-musicali, per poi concludersi in Cattedrale per l’annuncio solenne della Pasqua da parte del vescovo Lino. Seguirà l’adorazione corale del crocifisso ligneo portato in processione. L’intera funzione religiosa, diffusa lungo il percorso da altoparlanti “wireless”, sarà allietata dal Coro vicariale. Il corrispondente in danaro del digiuno di quanti avranno preso parte alla solenne “Via Crucis” del centro storico, sarà devoluto alle opere della chiesa cattolica in Terra Santa. Numerose parrocchie della Diocesi, comprese quelle forlivesi della periferia, celebreranno la Via Crucis lungo le strade dei rispettivi paesi e quartieri.

SABATO SANTO E PASQUA - Il Sabato Santo, alle 21, il Vescovo presiederà in Cattedrale la veglia pasquale e la messa di Resurrezione, durante la quale riceveranno il battesimo sei adulti: una italiana, due donne albanesi, due nigeriane e un camerunense. Al pari delle altre chiese diocesane in cui si celebra la Veglia, anche in Duomo la preghiera inizierà sul sagrato, posto in piazza San Giovanni Paolo II, con l’accensione del fuoco nuovo e del cero pasquale, simbolo di Gesù risorto. Alla proclamazione dell’Exultet, l’antico inno cristiano che annuncia la Resurrezione di Cristo, seguiranno le letture e al canto del Gloria suoneranno a distesa le campane, ferme dalla sera del Giovedì Santo. Dopo l’omelia, il celebrante benedirà l’acqua, simbolo della vita nuova di Cristo e rinnoverà con i fedeli le promesse battesimali. Domenica, solennità di Pasqua, monsignor Pizzi presiederà la messa della Resurrezione al Suffragio di Bertinoro alle 11 e nel Duomo di Forlì alle 18.30.

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