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Cronaca

La nebbia non molla il Forlivese e persisterà anche nei prossimi giorni

l persistente anticiclone è responsabile anche di un'intensificazione dello smog nei centri urbani, anche se le previsioni di Arpae per i prossimi giorni sono di "aria accettabile"

La nebbia non molla il Forlivese. La colpa è da attribuire alla presenza di un vasto campo di alta pressione che persiste da martedì scorso e che insisterà anche per tutto il resto della prossima settimana. La nebbia si forma per condensazione, in prossimità del suolo, del vapor d’acqua risultando pertanto una vera e proprio nube presente in prossimità del suolo. Nella pianura romagnola è tipica quella per irraggiamento, che avviene per il raffreddamento notturno del suolo che irraggia calore verso l’atmosfera raffreddando pertanto gli strati prossimi al suolo. In genere la nebbia nel corso delle ore più calde tende a diradarsi o sollevarsi parzialmente, per il riscaldamento del suolo apportato dai raggi del sole, ma qualora il regime anticiclonico sia duraturo, con condizioni d’inversione termica estesa anche agli starti superiori, la condizione di nebbia potrebbe persistere anche durante il giorno.

LA TENDENZA - A scacciare il promontorio anticiclonico potrebbe essere un nucleo di aria fredda dall'est Europa. Il modello americano propone uno scenario particolarmente estremo, venendo l'anticiclone atlantico elevarsi verso nord-est, richiamando così aria molto fredda di matrice continentale. Anche il modello europeo propone una simile tendenza, ma più attenuata.

EMERGENZA NEVE SUI RILIEVI - Dopo un novembre con i fiocchi, manca la neve sui monti, che blocca di fatto l'inizio della stagione turistica dedicata allo sci e alle ciaspolate.

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