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Lunedì, 29 Aprile 2024
Salute, l'approfondimento

Smog e bambini, "Ci si ammala più facilmente e più frequentemente. Mare e montagna offrono un respiro più pulito"

L'APPROFONDIMENTO - Enrico Valletta, primario dell'unità operativa di Pediatria dell'ospedale "Morgagni-Pierantoni" di Forlì

Il vento che ha soffiato negli ultimi giorni, poi la pioggia, ha liberato la Romagna dallo smog, che si era ristagnato in pianura complice il perdurare del regime anticiclonico stoppato dall'ingresso di una perturbazione atlantica. A Forlì nel solo mese di febbraio per sette volte il pm10 ha superato la soglia dei 50 microgrammi per metro cubo stabiliti dalla legge, portando a 15 il numero di sforamenti dall'inizio del 2024. Altro dato da tenere monitorato è quello delle pm2,5 che scavalcano le barriere più profonde dei polmoni, facendo scattare reazioni talvolta anche pericolose in caso di allergie o iperreattività.

"Tutti noi siamo soggetti ai danni che l’inquinamento provoca alla nostra salute e i bambini lo sono i misura anche maggiore, non fosse altro perché il loro tempo di esposizione nel corso della vita sarà evidentemente molto lungo - interviene Enrico Valletta, primario dell'unità operativa di Pediatria dell'ospedale "Morgagni-Pierantoni" di Forlì -. C'è una chiara associazione fra esposizione ad alcuni inquinanti, tra cui le polveri fini (pm10), ed effetti sulla salute. Lo smog è causa di malattie respiratorie e cardiache, allergie, ricoveri e morti. I bambini sono i cittadini a più alto rischio: si stima che in Europa, l'1% della mortalità infantile sia attribuibile all'esposizione ad aria inquinata". 

Dottor Valletta, qual è la correlazione tra smog e malattie delle prime vie aeree superiori?
"Evidenze scientifiche hanno stabilito una relazione causale tra inquinamento atmosferico da polveri sottili e decessi post-neonatali per disturbi respiratori, basso peso alla nascita, sviluppo e funzionalità polmonare, aumentata incidenza di malattie respiratorie e allergie nei bambini e negli adolescenti.  Uno studio di qualche anno fa, condotto in 8 grandi città italiane, ha stimato che livelli di pm10 superiori a 30 µg/m3 nella fascia di età 0-15 anni provocherebbero circa 30.000 bronchiti e altrettanti attacchi d'asma ogni anno. Anche i costi sanitari sono da tenere in conto: per incrementi di 10 µg/m3 di pm10 ci sarebbe un aumento del'1,7% dei ricoveri per asma e del 3,3% dell'uso di farmaci per asma. Nel periodo invernale e soprattutto in queste settimane abbiamo avuto modo di apprendere che in molte delle nostre città la concentrazione delle polveri sottili pm10 e di altri inquinanti dell'aria, supera i valori guida indicati come più sicuri dall'Organizzazione Mondiale della Sanità".

Quali patologie può innescare lo smog?
"Tutte quelle che hanno a che vedere con l’apparato respiratorio, naturalmente. L’inquinamento rende più suscettibile il bambino alle infezioni respiratorie, alle bronchiti e all’asma. Favorisce l’infiammazione delle vie aeree e l’iperreattività, lo sviluppo di allergie respiratorie e quindi di asma e rinite. Ci si ammala più facilmente e più frequentemente e, magari, si impiega più tempo a guarire. Nel corso degli anni, la lunga permanenza in ambiente inquinato indebolirà le difese delle vie respiratorie e predisporrà a malattie polmonari anche gravi in età adulta".

Il sistema respiratorio è la parte del nostro organismo più esposta agli inquinanti presenti nell’aria...
"E’, allo stesso tempo, la principale porta d’ingresso di tutti gli inquinanti atmosferici e la nostra prima linea di difesa nei confronti delle sostanze chimiche, delle polveri, degli allergeni e degli agenti infettivi con i quali veniamo a contatto. E’ un sistema di sorveglianza e reazione molto raffinato ed efficace, ma che ha evidentemente dei limiti oltre i quali non riesce più a proteggerci come  dovrebbe. Comprensibilmente siamo molto attenti alla qualità dell’aria che respiriamo nelle nostre città (outdoor), ma non dobbiamo sottovalutare neppure i rischi degli inquinanti all’interno degli ambienti chiusi (indoor), delle nostre case, delle scuole, dei luoghi di ritrovo. Il fumo di sigaretta passivo – già da evitare assolutamente durante la gravidanza – è il tipico esempio di un inquinante domestico altamente nocivo per le vie respiratorie del bambino. Così come i residui della combustione di stufe e camini non adeguatamente ventilati e funzionanti, o i prodotti chimici utilizzati per gli arredi o per i materiali costruttivi. Anche qui, la ricerca ci segnala che gli ambienti domestici o scolastici possono essere, talora, anche più inquinati dell’ambiente esterno che li circonda".

Avete riscontrato un aumento di disturbi respiratori in queste ultime settimane?
"Non c’è dubbio che dal punto di vista infettivo quest’inverno sia stato impegnativo per molti bambini. Influenza, Sars-CoV-2 e virus respiratorio sinciziale hanno dato diversi fastidi. Ora, è difficile separare gli effetti dell’inquinamento atmosferico da quelli delle concomitanti epidemie virali, ma quello che oggi sappiamo di questi due fenomeni ci consente di dire che, con tutta probabilità, una non buona qualità dell’aria può contribuire a rendere i bambini più sensibili alle aggressioni infettive".

Ci sono stati ricoveri per problematiche riconducibili all'inquinamento?
"Non in maniera specifica, ma come dicevo l’inquinamento dell’aria può avere facilitato stati infettivi o infiammatori anche complessi delle vie aeree senza che noi ne avessimo evidenza diretta".

Come difendersi? 
"Credo non sia facile, in certi periodi dell’anno, perché le condizioni atmosferiche di temperatura, ventilazione e precipitazioni che caratterizzano il territorio non sono da noi controllabili. Certamente possiamo adottare atteggiamenti che tendano a ridurre il rischio: nelle nostre case, anzitutto e poi evitando di far fare ai bambini lunghe passeggiate o intensa attività sportiva nei periodi di peggiore qualità dell’aria e all’interno o in vicinanza dei centri urbani dove, notoriamente, il tasso di inquinamento è maggiore. Il mare, la collina e la montagna sono a due passi da noi e ci circondano da tutti i lati offrendoci la possibilità di un respiro più pulito. Approfittiamone, per noi e per i nostri bambini".

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