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Cronaca

Sono tre i forlivesi in cammino verso il sacerdozio: con una novità che induce alla speranza

Domenica nella Diocesi di Forlì-Bertinoro si celebra la Giornata di preghiera e sostegno per il Seminario vescovile.

Domenica 26 novembre nella Diocesi di Forlì-Bertinoro si celebra la Giornata di preghiera e sostegno per il Seminario vescovile. Se la posa della prima pietra della grande struttura ecclesiale di via Lunga risale al 29 giugno 1963, l’inaugurazione avvenne 3 anni dopo, il 18 giugno 1966. Già alla fine degli anni ’60 i responsabili diocesani si erano però accorti che il nuovo seminario non avrebbe mai ospitato i 60 giovani ipotizzati sulla carta. L’edificio fu così destinato anche ad altri usi: oltre al Comitato per la Lotta contro la Fame nel mondo si trovò ad ospitare la sezione staccata della Scuola Media “Giorgina Saffi” e, dal 1979, la Cooperativa “Scuola Aperta” con il Liceo linguistico “Adamo Pasini” e la Scuola Media libera.

A metà degli anni ’70 nasceva anche la Scuola diocesana di teologia, che nel 1985 è divenuta Istituto Diocesano di Scienze Religiose “Benedetta Bianchi Porro” e nel 2011 Istituto Superiore Interdiocesano di Scienze Religiose “Sant’Apollinare”. Con la recente ristrutturazione, i quattro corpi a doppia V dell’imponente edificio accolgono anche la Casa del clero, ossia il pensionato dei preti anziani e la rinnovata Biblioteca del Seminario, a libera consultazione nei pomeriggi feriali, con una dotazione libraria che raggiungerà gli 80.000 testi. Il seminario vescovile forlivese è anche la dimora di monsignor Dino Zattini, vicario generale diocesano dal 1989 al 2016, del padre spirituale don Nino Nicotra, del vicerettore don Andrea Carubia e di tre suore Apostole del Sacro Cuore. La comunità di via Lunga sarà ospite alla messa delle 10.30 a Pieve Salutare e alla Badia di Dovadola, mentre alle 11 presenzierà a Castrocaro Terme.

Alle 17.30 in Cattedrale celebrerà la messa il vescovo monsignor Lino Pizzi. In Romagna, il percorso verso il sacerdozio è articolato nelle due tappe della Comunità propedeutica Interdiocesana di Faenza e del Pontificio Seminario Regionale “Benedetto XV” di Bologna. Le componenti essenziali del cammino sono vita comunitaria, formazione intellettuale, preghiera, servizio, esperienza in parrocchia e conoscenza delle tante realtà che compongono il volto della chiesa locale. Il cammino biennale di discernimento si tiene al seminario di Faenza, dal 2010 punto univoco di riferimento per le sei diocesi di Ravenna-Cervia, Forlì-Bertinoro, Faenza-Modigliana, Cesena-Sarsina, Imola e San Marino-Montefeltro.

I candidati forlivesi al presbiterato sono appena tre: Filippo Foietta, Francesco Agatensi e Massimo Tumini. Se il primo è studente in teologia a Bologna, il secondo è impegnato in propedeutica a Faenza. Massimo Tumini è invece vicinissimo al sacerdozio, essendo stato ordinato diacono il 24 settembre scorso in Cattedrale. Il seminario forlivese sta accompagnando al discernimento anche un quarto giovane, che presto scioglierà le riserve se proseguire nel propedeutico di Faenza. La novità degli ultimi tempi che induce a speranza, si chiama Gruppo Vocazionale: è un drappello di 9 ragazzi dai 16 ai 19 anni che, seguiti dal responsabile don Andrea Carubia, si ritrovano periodicamente in Seminario e in altri siti diocesani per condividere alcuni momenti di preghiera, di gioco e di riflessione, di fronte alla prospettiva di un cammino seminariale. In Diocesi è alle viste anche una Casa Vocazionale: si tratta di un edificio a fianco della chiesa romanica di Pieveacquedotto, in procinto di accogliere tutto l’anno quanti arrivano per partecipare alle iniziative di orientamento vocazionale. Tutto fa brodo per cercare di lenire la straordinaria carenza di sacerdoti. L’ultimo presbitero ordinato a Forlì, con rito andato in scena il 26 settembre 2015 in Cattedrale, è stato il forlimpopolese don Germano Pagliarani. Attualmente i sacerdoti in servizio nella Diocesi di Forlì-Bertinoro, a fronte di una popolazione di 189.000 unità, sono 83.

Piero Ghetti

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