Sparisce con il figlio di nove mesi, ritrovata a Roma: stava per fuggire a Cuba

I Carabinieri di Forlì, coordinati dal Capitano Gianluigi Di Pilato, sono riusciti ad evitare che si concretizzasse il progetto di una donna cubana di eludere il provvedimento disposto dal Tribunale per Minorenni dell’Emilia Romagna  di Bologna con il quale era stato disposto l’affidamento temporaneo ad una struttura protetta del figlio minore, con divieto di espatrio senza il consenso degli operatori affidatari.

Il provvedimento era stato preso in quanto il Tribunale ha rilevato una “situazione pregiudizievole per il bimbo sulla base di quanto relazionato dagli operatori sociali circa lo stile di vita condotto nell’ambito domestico, ritenuto inidoneo rispetto alle esigenze di crescita, soprattutto poiché la madre aveva manifestato la volontà di rientrare nel Paese di origine e non si adopera per garantire al figlio gli strumenti necessari alla sua evoluzione, dovuto probabilmente ad una situazione di disagio".

Nel pomeriggio del 28 maggio i Carabinieri di una Stazione del comprensorio di Forlì, sono stati informati dagli assistenti sociali (incaricati di provvedere a collocare il bimbo di circa nove mesi presso una struttura protetta) della mancata esecuzione del provvedimento a seguito dell’allontanamento della madre assieme al figlio, con la scusa di dover 'dare da mangiare al piccolo'

In realtà la donna, trentenne cubana, disoccupata,  aiutata dal proprio compagno, si era allontanata facendo perdere le proprie tracce, portando con se il piccolo.
Immediatamente i Carabinieri si sono impegnati nelle ricerche del caso in ambito nazionale, intraprendendo tutta una serie di attività anche  tecniche, concordandole con la Procura della Repubblica di Forlì, finalizzate alla localizzazione della donna.

Dopo essersi messi sulle loro tracce il giorno successivo i Carabinieri hanno localizzato la donna a Fiumicino e, con l’aiuto dei Carabinieri della Compagnia dell’aeroporto Roma-Fiumicino, sono riusciti a bloccarla quando già era in attesa dell’imbarco per un volo diretto a Cuba. Gli stessi militari hanno affidato il minore al personale preposto dei servizi sociali del luogo per poi essere condotto presso la struttura già individuata dall’A.G. di Bologna. La donna ed il suo compagno sono stati deferiti in stato di libertà per i reati di sottrazione di minore e mancata esecuzione dolosa del provvedimento del  giudice.