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Cronaca

Dispetti continui alla vicina: punito per stalking condominale

E' stato allontanato dal condomino in cui viveva, perché da circa due anni terrorizzava una forlivese di 62 anni. Il provvedimento è stato firmato dal gip Luisa Del Bianco

E’ stato allontanato dal condomino in cui viveva, perché da circa due anni terrorizzava una forlivese di 62 anni. Il giudice per le indagini preliminari Luisa Del Bianco ha accolto la richiesta del pubblico ministero Antonio Bartolozzi, stabilendo che un 48 originario di Trento, ma cresciuto nel bolognese, debba rimanere ad almeno un chilometro di distanza dalla donna, ovvero non avvicinarsi a casa, né al lavoro, nè ai luoghi frequentati dalla signora.

La vicenda è scaturita da un banale motivo, un vaso rotto nel cortile che infastidiva il 48enne. Da lì in poi è stata una escalation di dispetti che ha portato all'esasperazione la 62enne. Quest'ultima, dopo un esposto fatto nel 2010, ha deciso verso la fine del 2012 di denunciare alla Squadra Mobile di Forlì l'uomo. Un individuo con qualche precedente giudiziario, piuttosto turbolento a tal punto da dichiararsi un Mods, uno dei gruppi di ultrà bolognesi più chiacchierati ad inizio anni '90. In passato aveva avuto una ammonizione da parte del Questore di Bologna per stalking verso un commerciante.

La signora ha confidato agli inquirenti, diretti dal dirigente Claudio Cagnini, di esser terrorizzata dalla presenza del 48enne, evitando persino di uscire di casa per paura di incontrarlo. Negli ultimi due anni la donna è stata oggetta di persecuzioni da parte dell'uomo, che abitava con la moglie e la figlia al piano sovrastante. Dall'imbrattamento della tapparella con dell'olio, all'allagamento del terrazzo.

Dal primo esposto è stato un crescendo di dispetti, con il 48enne che è arrivato persino ad avere una collutazione con i parenti della malcapitata, o a farle la posta al negozio in centro, spiandola da lontano. Atteggiamenti violenti che sono stati confermati anche dagli altri residenti e dall'amministratore condominiale e virgolettati nell'ordinanza firmata dal giudice.

Mercoledì sera la fine dell'incubo della 62enne, con gli agenti che hanno notificato l'ordine di divieto di avvicinamenti ai luoghi frequentati dalla parte offesa (provvedimento che vieta anche contatti telefonici con la vittima e parenti della stessa). Dopo aver fatto i bagagli e allontanatosi dalla casa dove non potrà tornare mai più, il 48enne ha trovato ospitalità dai familiari a Bologna.

Si tratta del primo caso di stalking condominiale a Forlì. Un simile caso risale al 2010, quando gli uomini della Mobile avevano ammonito a Castrocaro due donne per dispetti alla dirimpettaia. La vicenda è sfociata in un procedimento penale. La legge di riferimento per i casi di stalking condominale è l’articolo 612 bis del Codice penale, introdotto nel 2009 e che può essere applicata in tutti quei contesti – dunque, non solo quelli di coppia – in cui sia posta in essere un’attività insistita in grado di generare inquietudine in chi la subisce.

In condominio possono esistere insomma potenziali stalker, anche se spesso le controversie vengono risolte in via amichevole senza ricorrere alla giustizia: quella per i rumori ad esempio rappresenta la causa principale di dissidio tra condòmini. Subito dopo, vengono l’occupazione indebita delle aree comuni, la presenza degli animali domestici o dal lancio di mozziconi o briciole da terrazzi o finestre.

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