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Cronaca

Pedina e minaccia di morte l'ex moglie: catturato in flagrante dalla Squadra Mobile

La donna aveva già denunciato l'uomo in quanto negli ultimi mesi si era reso protagonista in negativo di pedinamenti e minacce

Accecato dalla gelosia, dopo la separazione ha cominciato a perseguitare l'ormai ex compagna. "Finchè sarò in vita, tu non avrai alcun altro uomo", aveva scritto in uno dei numerosi sms di minacce. A liberare dall'incubo la donna, una 30enne di nazionalità albanese, sono stati gli agenti della Sezione Reati contro la Persona della Squadra Mobile di Forlì, che hanno arrestato in flagranza di reato per stalking (atti persecutori) un connazionale di 42 anni, incensurato, residente a Forlì.

La donna aveva già denunciato l'uomo in quanto negli ultimi mesi si era reso protagonista in negativo di pedinamenti e minacce. L'epilogo è avvenuto sabato pomeriggio, quando il 42enne si è presentato nel bar dove lavora la connazionale, nella periferia della città mercuriale, minacciandola di ucciderla a colpi di cacciavite. Impaurita, la vittima ha chiamato il 112, ma all'arrivo degli uomini dell'Arma lo stalker si era già allontanato.

Per dirigersi a fare denuncia aveva chiesto al fratello se poteva seguirla a distanza per scongiurare aggressioni nei suoi confronti. Mentre si trovavano imbottigliati nel traffico nei pressi del semaforo di viale Roma, hanno incrociato per strada l'ex marito. Quest'ultimo, dopo un'inversione ad U, ha raggiunto la trentenne, cercando di aprire il finestrino dell'auto a suon di calci e pugni. In pochi istanti si sono materializzate sul posto le Volanti della Questura di Forlì ed un equipaggio della Squadra Mobile, che hanno fermato il 42enne mentre stava aggredendo il fratello della donna, che ha riportato lesioni guaribili in tre giorni.

Nel porta oggetti della vettura dell'individuo sono stati rinvenuti tre cacciaviti di grandi dimensioni. In Questura la giovane ha spiegato agli inquirenti i maltrattamenti subìti in passato dall'ex marito, con violenze fisiche e psicologiche, frutto della gelosia. Ulteriori accertamenti hanno permesso di appurare che l'uomo aveva l'intenzione di acquistare un'arma. Nell'auto è stato infatti trovato un certificato che serviva per ottenere il porto d'armi. Ora lo stalker si trova in carcere a disposizione del sostituto procuratore Federica Messina. Dovrà rispondere oltre che all'accusa di stalking anche di lesioni e minacce nei confronti del fratello della malcapitata.

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