Si suicidò lanciandosi dal tetto: i genitori della liceale saranno processati in Corte d'Assise

Saranno processati dai giudici della Corte d'Assise i genitori della studentessa 17enne del Liceo Classico, che il 17 giugno del 2014 scelse di farla finita con la vita. La coppia è stata rinviata a giudizio mercoledì pomeriggio dal giudice per le udienze preliminari Monica Galassi, che ha accolto la richiesta fatta dal sostituto procuratore Filippo Santangelo, titolare dell'inchiesta svolta dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Forlì. Il padre dovrà rispondere delle accuse di maltrattamenti in famiglia in concorso, con l'aggravante della morte della persona offesa e istigazione al suicidio. La donna è stata invece prosciolta dall'accusa di istigazione al suicidio.

Nelle mani degli investigatori una lettera scritta a mano, nella quale sono riportate le ragioni del suicidio. E proprio nello sfogo scritto a mano che la giovane avrebbe evidenziato il rapporto degenerato con i familiari nel tempo. A quanto pare più volte avrebbe manifestato l'intenzione di suicidarsi, dopo una lite familiare la domenica prima della sciagura, durante la quale era stato riferito che non avrebbe potuto proseguire gli studi in Cina come era nei desideri della studentessa. C'è anche un video, girato col telefonino, nel quale la 17enne accusa i genitori. Il processo si terrà il 12 ottobre. La difesa può chiedere il rito abbreviato: in caso di condanna la pena sarebbe ridotta di un terzo.