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Cronaca

Super-vertice romagnolo con Vasco Errani: è stato d'emergenza

Il presidente della Regione sabato pomeriggio ha incontrato all'hotel San Giorgio tutti i vertici delle istituzioni locali romagnole per fare il punto della situazione, assieme capo della Protezione civile regionale.

Forlì è diventato in qualche modo il fulcro del coordinamento delle operazioni di soccorso e contrasto alle abbondanti nevicate di queste ore in Romagna. Il presidente della Regione sabato pomerigigo è giunto nel capoluogo di provincia per rendersi conto in prima persona della situazione. Qui ha incontrato anche il presidente della provincia di Rimini, Stefano Vitali, alle prese con una situazione a dir poco emergenziale in Valmarecchia (dove si contano due metri di neve) e in Valconca, con centinaia di persone isolate da giorni.

STATO D'EMERGENZA IN EMILIA ROMAGNA



L'incontro si è svolto presso l'hotel San Giorgio, strategico per la sua posizione a ridosso del casello autostradale di Forlì. Al vertice con Vasco Errani e il capo della protezione civile regionale, Demetrio Egidi, hanno partecipato anche il presidente e vice della provincia di Forlì-Cesena, il presidente della Provincia di Ravenna e quello della Provincia di Rimini, i sindaci dei quattro comuni capoluogo della Romagna.

La Regione si impegnerà anche dal punto di vista economico mettendo risorse per due milioni di euro per i comuni più colpiti; confermato lo stato di emergenza per le zone colpite. Confermato l'utilizzo dell'Esercito con la modalità di condizioni starordinarie, che verrà messo a disposizione senza richiesta di esborsi economici da parte degli enti locali. C'è poi l'impegno per fare arrivare altri mezzi, in particolari turbine perchè ormai il livello di neve presente nelle strade è talmente elevato che i mezzi spartineve non bastano più. Inoltre è stato trovato l' accordo tra la Regione e l'Ufficio scolastico affinché la chiusura delle scuole non incida sul conteggio dell'orario annuale.

Lo stanziamento (2 milioni di euro destinati ad interventi immediati nelle frazioni o centri abitati isolati, al soccorso urgente per rimuovere criticità secondo criteri di priorità che privilegino l'assistenza alla popolazione) è reso possibile dalla legge 1 del 2005 per l'attivazione di interventi urgenti di protezione civile. La Regione, in accordo con il Ministero degli Interni, ha ottenuto l'invio di mezzi speciali dell'esercito che saranno utilizzati dai Centri di Coordinamento e Soccorso attivati dalle Prefetture e secondo criteri finalizzati a fronteggiare l'emergenza nelle frazioni e nei centri isolati, al soccorso urgente sia sanitario che assistenziale e al ripristino delle infrastrutture pubbliche primarie.

Gli strumenti tecnici e finanziari adottati con i provvedimenti di protezione civile vengono esclusivamente finalizzati alla salvaguardia della pubblica incolumità e all'assistenza della popolazione in stretto raccordo con le istituzioni locali. Infine, la sospensione delle attività didattiche non inciderà comunque sulla validità dell'anno scolastico, così come deciso da Ufficio scolastico regionale e l'assessorato alla scuola, formazione e università.
 

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