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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Gli ambientalisti: “Tagliati migliaia di alberi nella zona protetta del fiume Ronco, l’alluvione non ha insegnato niente”

Il Taaf e l’associazione “I Meandri” contro il taglio di pioppi e salici: “Distrutto un bosco in un sito di interesse comunitario. Indagheremo e chiederemo la piantumazione di specie idonee”

Il Tavolo delle associazioni ambientaliste di Forlì (Taaf) e l’associazione “I Meandri” contro il taglio di migliaia di alberi - per lo più pioppi e salici - nell’area protetta del fiume Ronco, su un’area di oltre 100 ettari di estensione, in un sito di interesse comunitario. Interventi, come riportano le associazioni ambientaliste, in capo alla Regione.

“La tremenda alluvione di maggio pare non aver insegnato nulla a chi amministra questa Regione - dice Ornella Mordenti, coordinatrice del Taaf - che, anziché realizzare opere utili, come le casse di espansione e fasce boscate lungo i fiumi, hanno prodotto ulteriori danni tagliando qualche decina di migliaia di alberi per produrre cippato e distruggendo la biodiversità in una zona in cui non si sono verificati gli allagamenti che si sono registrati nella zona del fiume Montone. Gli alberi sono fondamentali per trattenere il terreno e rallentare le piene, oltre a svolgere funzioni di mitigazione ambientale di primaria importanza. Perché intervenire proprio qui? Non ne campiamo il motivo”. Molti gli interrogativi sollevati sulla questione.

“Esiste un progetto specifico? C’è un controllo sullo svolgimento dei lavori? - chiede Mordenti -. I Comuni sono stati informati di questi lavori d’urgenza in una zona in cui non vi erano stati danni alla popolazione, in mancanza di un piano sulla sicurezza idraulica dei fiumi?”. Le associazioni ambientaliste lamentano poi la mancanza di informazione e di coinvolgimento rispetto ai lavori iniziati nel mese di agosto e tuttora in corso. “Negli ultimi anni siamo stati coinvolti in un lungo percorso partecipato e la nascita di un Osservatorio del Paesaggio Ronco - Bidente ne è la sintesi - prosegue Mordenti - ma in questo caso siamo stati completamente esclusi e addirittura definiti ‘dilettanti’ dagli amministratori e dal sindaco Zattini: il sindaco afferma che si è costruito troppo e male ma si riferisce al passato, non ammette che la sua amministrazione sta cementificando la città come mai si era visto in questi anni". Quanto al taglio di pioppi e salici "indagheremo a tutti i livelli - assicura la coordinatrice - e chiederemo una compensazione con la piantumazione di specie idonee, quali farnie e carpini, per i danni commessi”.

Taglio di alberi nei meandri del fiume Ronco

A sottolineare lo stato di l’interesse comunitario della zona del fiume Ronco è Paola Centofanti, presidente dell’associazione “I Meandri”. “Dentro al greto del fiume le ramaglie sono ancora presenti - dice la presidente - avevano detto che dovevano liberare i fiumi ma tutto questo è stato disatteso: questa era una zona che fermava l’acqua l’hanno resa una zona fragile tagliando un intero bosco”. L’associazione torna a chiedere una sinergia tra la sicurezza idraulica e il rispetto della biodiversità.

“Questi interventi ci lasciano molto perplessi - rimarca Stefano Raggi dell’associazione “I Meandri” -. Fare tabula rasa degli alberi non è la soluzione, si taglia ciò che c’è di più prezioso. Servono invece investimenti seri con la creazione di casse di espansione a monte della via Emilia che già si sono dimostrate molto efficaci”. 

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