Giovedì nella sala Gianni Donati della Parrocchia di Ravaldino in corso Diaz  111, si terrà l'a'ssembela pubblica organizzata dal gruppo "Giù le mani dagli alberi di corso Diaz". I rappresentanti hanno voluto illustrare i punti salienti che saranno esposti durante l'incontro, "mostrando i benefici che producono a tutta la strada e all'ambiente in generale". E' stata ad esempio evidenziata "la differenza di temperatura che esiste fra le zone ombreggiate e quelle esposte al sole. Prima che altri alberi siano in grado di assicurare altrettanta benefico raffreddamento della temperatura, passeranno almeno 20 o più anni".

Il gruppo definsce false "le dichiarazioni di quei pseudo tecnici che in assemblea e altrove continuano ad affermare che quei nuovi alberi non avranno più bisogno di potature. Sostituire i bagolari con alberi di quel tipo altro non farà che riproporre nel giro di una ventina di anni le stesse problematiche, rispondendo solo a criteri commerciali di chi deve fare lavori inutili e comprare alberi nuovi dai vivaisti".

Il Gruppo annuncia che continuerà la propria battaglia perchè "questa azione dell'amministrazione vuole estendersi a tutta la città storica, andando a colpire i bagolari nelle numerose strade che stanno ombreggiando: vie Trento, Trieste, Valzania, Caterina Sforza, Corso della Repubblica, Giorgio Regnoli  prevedendo il loro abbattimento, secondo la teoria che chi è ritenuto difforme dai canoni estetici stabiliti deve essere soppresso".