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Cronaca

Taglio degli alberi del Rio Bolzanino, i Verdi: "Primo stop della Regione"

Subisce un primo stop dalla Regione il progetto del Consorzio di Bonifica di tagliare a raso 1300 alberi del Rio Bolzanino: lo indicano i Verdi di Forlì-Cesena

Subisce un primo stop dalla Regione il progetto del Consorzio di Bonifica di tagliare a raso 1300 alberi del Rio Bolzanino: lo indicano i Verdi di Forlì-Cesena, che spiegano in una nota: “Ci è stato comunicato, in quanto dodici giorni fa avevamo inviato una diffida a numerosi enti che hanno competenza sul Rio in questione perché non venisse allegramente autorizzato uno scempio messo in atto da un soggetto che non ne ha né la competenza né il potere. La Regione per prima ha accolto le obiezioni dei Verdi e ha ribadito che il Rio Bolzanino è un'acqua pubblica e che è sottoposto alle leggi che ne regolano la gestione”.

Ed ancora: “Riteniamo che questo sia solo il primo passo di un'azione più ampia che deve riportare in capo ad un ente, la Regione, che ha competenze in materia di bacini idrografici e di corsi di acqua pubblica la gestione di questi rii che il Consorzio, con un atto del tutto illegittimo, si è auto- attribuito. La nostra azione ovviamente non si conclude qui perché non possiamo accettare che vengano stravolte, come pretende di fare il Consorzio, le nuove regole che la Regione si è data per la gestione dei corsi d'acqua pubblici e per la loro sicurezza idraulica. Il Consorzio si preoccupi invece di evitare che la pianura romagnola, come accade con sempre maggiore frequenza, vada sott'acqua per le evidenti carenze della sua azione che costa una enormità di denaro ai cittadini contribuenti”.

Da parte sua, il Consorzio di Bonifica della Romagna aveva spiegato che “gli interventi manutentivi dell’alveo del Rio Bolzanino, nelle località di Villanova e Pescaccia, devono assicurarne il regolare funzionamento; l’attuazione degli interventi  non sarà a “tabula rasa” ma verrà effettuata cercando di ottemperare la tutela dell’ambiente con quella della sicurezza idraulica dei territori e delle popolazioni interessate”. In quel punto ci fu anche un incidente stradale mortale causato dal crollo di una pianta.

I COMITATI -  Intanto dai comitati di cittadini "Giù le mani dagli alberi di Forlì" e "Platani di San Lorenzo" arriva la protesta in quanto "giovedì scorso si sono riuniti tre soggetti istituzionali Comune di Forlì, Corpo Forestale e Consorzio di Bonifica della Romagna per trattare l'argomento e non s'è parlato di coinvolgere in questa fase le associazioni ed i comitati. Chiediamo che vengano rispettate le linee guida della Regione Emilia Romagna che propone interventi di basso impatto della vegetazione acquatica e ripariale in prossimità dei canali di Bonifica, quale soluzione di governo delle sponde in presenza di esigenze di mantenimento della biodiversità e dei corridoi ecologici, non applicando dunque un intervento a tabula rasa come ipotizzabile dal numero delle piante che si vorrebbero eliminare. La gestione delle aree deve comunque sempre essere valutata caso per caso e a nostro avviso anche a Rio Bolzanino si potrebbe sperimentare la manutenzione partecipata con il territorio come nel caso dei contratti di fiume Trebbia e Marecchia. In caso contrario saremo costretti a segnalare ogni abuso alle autorità competenti".

Ed ancora: "Riteniamo obbligatorio che si esprima pubblicamente il sindaco Drei e il neo assessore al Verde Zaccarelli e che si metta al corrente del progetto anche la Commissione consultiva comunale del Verde. La mancata trasparenza equivale a nostro parere a decretare la condanna a morte dei corsi d’acqua, e dei ruscelli - come Rio Bolzanino - che se privati della vegetazione ripariale, perdono le loro funzioni ecologiche a supporto della fauna, la capacità di ridurre gli inquinanti e di trattenere materiali e sedimenti. Vorremmo conoscere in anticipo i dettagli del progetto e sapere se per caso si intenda sostituire la vegetazione con sponde artificiali, con la giustificazione di voler ridurre il rischio idraulico, che produrrebbe l’effetto opposto: aumentando la velocità della corrente, l’erosione delle sponde e il trasporto solido in caso di maltempo” : concludono i due comitati cittadini "Giù le mani dagli alberi di Forlì" e "Platani di San Lorenzo".

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